Pasta Dieta Mediterranea

Cottura della pasta, come risparmiare energia grazie a piccoli accorgimenti

Anche durante la cottura della pasta si possono seguire semplici regole per dimezzare i consumi (fino al -47%); a ricordarlo i pastai dell’Unione Italiana Food in occasione della Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, istituita dal Parlamento italiano il 16 febbraio del 2005 per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e del risparmio delle risorse.

Se tutti gli italiani seguissero questi accorgimenti ogni volta che preparano il piatto nazionale si avrebbe un risparmio compreso tra i 356 milioni e i 2,6 miliardi di chilowattora in un anno (pari a un secolo e mezzo di calcio in notturna in Europa, coppe comprese), 4.100 m³ di acqua in meno, sufficienti a riempire 1640 piscine olimpioniche e una riduzione delle emissioni di 776 chilotonnellate di CO2, quanto una macchina per 21 viaggi andata-ritorno tra la Terra e il Sole.

Cottura della pasta, le tre regole d’oro per risparmiare

Cambiamenti climatici e crisi energetica portano tutti noi a non sprecare denaro e risorse, e talvolta anche un piccolo gesto quotidiano, come preparare un piatto di pasta, può fare una grande differenza.

Dal canto loro, grazie a migliori pratiche agricole, anche i pastai hanno potuto ridurre sensibilmente i consumi d’acqua e le emissioni di CO2 connessi alla produzione di pasta. Questo alimento ha un impatto ambientale estremamente basso (l’impronta ecologica per porzione di 1 m² globale) e a tavola è protagonista di tante ricette antispreco che trasformano gli avanzi in ottimi piatti.

Regola 1: il coperchio sulla pentola che si porta a bollore

Quando si porta a bollore l’acqua per la cottura il coperchio va sempre messo, l’energia risparmiata è sufficiente per ricaricare lo smartphone 2 o 3 volte. Quando si butta la pasta però andrebbe tolto, la pasta si cuoce scoperta. Usando il coperchio si risparmia fino al 6% di energia ed emissioni di CO2 equivalenti. E il tempo impiegato è nettamente inferiore.

Regola 2: usare la giusta quantità d’acqua

Si è vero le nonne mettevano un gran pentolone d’acqua e i rigatoni nuotavano allegramente in questa super piscina ma non è più necessario. Perché? Oggi la qualità della pasta è più alta di 40 o 50 anni fa e rilascia meno amido in cottura, possiamo quindi cuocere 1 etto di pasta in 0,7 litri di acqua. Usando meno acqua si tagliano del 13% i consumi di energia e le emissioni di CO2e.

Regola 3: il fuoco può essere spento prima della cottura totale

Spengo il fornello e lascio la pasta lì nella pentola? Ebbene si, stiamo parlando della cottura passiva con il coperchio posto per evitare dispersione di calore. I nostri spaghetti, o conchiglie, o penne restano nell’acqua per il restante tempo indicato sulla confezione, diciamo che possiamo spegnere dai 2 ai 4 minuti prima. Ottima regola per finire la cottura dei formati più grossi come conchiglioni, fusilloni e paccheri ed evitare che si rompano o perdano la forma.