A Sapporo in Giappone tra i presenti al G7 anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto su temi caldi come la crisi climatica e la transizione. I paesi presenti sono sembrati allineati sulla necessità di obiettivi chiari che possano essere la chiave per la salvaguardia del pianeta.
Al centro dei colloqui la decarbonizzazione e l’efficienza energetica. Al forum intergovernativo, che avrà la guida dell’Italia dal 2024, il Ministro Pichetto Fratin ha dichiarato:
Stiamo fronteggiando una crisi energetica senza precedenti. L’obiettivo generale a cui il G7 deve dare impulso è accelerare la transizione verso sistemi a emissioni nette nulle, assicurare la necessaria sicurezza delle forniture e promuovere gli investimenti nelle filiere più strategiche. Il segnale più importante che il G7 può dare è quello della fermezza nel non indietreggiare, anzi accelerare, verso la decarbonizzazione.
Crisi climatica, promuovere rinnovabili e comparto elettrico
Il Ministero dell’Ambiente ha inserito nei suoi programmi l’installazione di 70 GW di rinnovabili, cui dovranno avere accesso tutti soprattutto le fasce più deboli della popolazione. La guerra tra Ucraina e Russia ha messo sempre più in evidenza la necessità di rendere autonoma l’Italia dal punto di vista energetico:
Sulla decarbonizzazione del settore elettrico – ha detto Pichetto – la crescita di rinnovabili e accumuli può essere abilitata da nuove regole di mercato e di ‘permitting’, senza la necessità di ingenti risorse pubbliche. Prevediamo di installare oltre 70 GW di rinnovabili nei prossimi 7 anni.
Un scatto, anche con fondi pubblici, dovrà necessariamente avvenire, sempre in vista della transizione, per ampliare le stazioni di ricarica destinate ai veicoli elettrici, soprattutto se anche l’Italia dal 2035 dirà no ai motori a combustione ma secondo il Ministro altre tecnologie contribuiranno alla transizione ecologica e non saranno meno importanti i nuovi accordi commerciali:
Sulla base di un approccio pragmatico e tecnologicamente neutro, un ruolo rilevante lo avranno i biocarburanti, il biometano, gli e-fuels e ancora l’idrogeno.
La transizione – prosegue Pichetto – dovrà avvenire garantendo la sicurezza delle forniture. E’ quindi indispensabile diversificare l’approvvigionamento anche tramite nuove infrastrutture gas, oltre che mediante regole di mercato e accordi commerciali. Si tratta di un percorso già avviato con successo in Italia, in risposta all’aggressione russa dell’Ucraina e che mira a rendere il nostro Paese un hub energetico di primo piano.
Abbandonare via via le fonti fossili contribuirà all’indipendenza energetica e alla lotta contro i cambiamenti climatici cui sono ormai chiamati tutti dai governi ai cittadini, dalle aziende alle associazioni.