Prendendo spunto dall’omonimo libro pubblicato a giugno scorso, si avvia un ciclo di appuntamenti al fine di stimolare le nostre PMI a riflettere sulle opportunità legate all’AGENDA 2030 per superare la crisi scatenata dalla pandemia, partendo all’assunto – ormai incontrovertibile – che “nessuna impresa può prosperare in un contesto depresso, ergo lo sviluppo sostenibile è leva strategica per la sua crescita nel tempo”.
Sugli effetti e le conseguenze della pandemia, ad oggi evidenti e quelle che emergeranno soprattutto nella fase di ricostruzione post bellum, si è detto e se ne dirà ancora tanto. Ma allo stato dei fatti, nel mettere in profonda crisi l’intero sistema, il Corona virus ha avuto, e non solo a mio avviso, anche un grande “pregio”: ha risvegliato coscienze ed accelerato il processo di responsabilizzazione della società civile, ritrovatasi “improvvisamente” unita dinanzi all’evidenza che non esistono persone e cose invincibili ma siamo tutti ugualmente vulnerabili, nella consapevolezza che un ambiente inquinato è di certo un facilitatore del contagio; che il rispetto delle regole da parte di ognuno è garanzia di risultato per tutti e che solo lavorando “insieme” in una logica di reciproco ascolto e solidarietà, possiamo trovare nuove soluzioni per vincere la sfida contro il Covid-19 di oggi, come altri eventuali virus di domani.
E se spetta ai governi nazionali ed ai sistemi sovranazionali l’onere e l’onore di tracciare la nuova rotta, promuovendo e sostenendo, in una visione sistemica, politiche responsabili e sostenibili, a noi cittadini, utenti e consumatori, è affidato il diritto ed il dovere di partecipare e di dare il nostro contributo al cambiamento, tenendo alta la soglia dell’attenzione e viva la memoria. Ma anche le imprese sono chiamate ad un cambio di passo, cogliendo la grande opportunità di dare senso alla loro capacità di produrre ricchezza solo se questa genera benessere per tutti. Un cambio di visione che può finalmente trovare nella tutela della Casa Comune e dei suoi abitanti i principali punti cardinali e nel modello della responsabilità sociale la bussola di riferimento per orientare strategie e azioni, nella certezza che da qualsiasi punto possa partire il viaggio, una volta iniziato, è destinato a generare una somma di ricadute positive e di vantaggi competitivi tali da non voler più neanche immaginare alcun cambio di rotta.
E allora come attivare il CSRGATE in azienda e trasformare la sfida per la sostenibilità in opportunità di crescita dell’impresa nel tempo? Quali manovre può effettuare il “comandante” per organizzare il viaggio? Sta navigando a vista ed è il momento per predisporre la virata o ha già impostato la bussola per pianificare il cambiamento?
A queste domande risponderemo facendo toccare con mano gli elementi strategici ed i risvolti operativi del modello della CSR con una sorta di mini guida, agile e snella, dedicata ad imprenditori e manager che aiuta ad inquadrare il punto di partenza, i punti cardinali ed i punti mappa, per portare la sostenibilità ad essere vantaggio competitivo di una governance responsabile.
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