Da Barbapapà a TinTin: fumetti made in France in arrivo a Roma

In Francia li chiamano BD: Asterix e TinTin forse sono i più famosi. Stiamo parlando dei fumetti francesi, o, come si dice oltralpe, “bande dessinée”, che, con tutta probabilità, godono di una considerazione e una tradizione più alta che non in Italia.

Una bella occasione per approfondire la conoscenza delle “strisce disegnate” viene offerta dall’acquisizione di 276 fumetti in lingua francese da parte dell’Accademia di Francia di Roma.

A Villa Medici, nello stupendo complesso del XVI secolo, circondato da un parco di sette ettari, situato sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma, sarà possibile sfogliare, così, gli albi dei fumenti che andranno ad arricchire le collezioni della biblioteca dell’Accademia, già ricca di 37.300 volumi.

Di certo non potrà mancare, a conferma di un successo che attraversa più generazioni, una sezione dedicata ai libri di Barbapapà, che possono essere considerati un vero classico della letteratura per l’infanzia e che racchiudono tutte le istanze ecologiste degli anni ’70, periodo nel quale i personaggi nacquero dalla fantasia di Annette Tison e Talus Taylor. In molti racconti la famiglia dei Barbapapà, infatti, è impegnata nella difesa della natura. Un modo intelligente per trasmettere ai più piccoli i valori della salvaguardia e del rispetto ambientale.

L’acquisizione dei fumetti è il primo passaggio verso la costituzione di un fondo dedicato, che riunirà quasi 200 autori e autrici internazionali. Un progetto importante, promosso in occasione dell’Anno del fumetto, con cui l’Accademia desidera riaffermare il suo sostegno agli autori, alle autrici e a tutti coloro che operano nel settore del libro, e contribuire alla diffusione della nona arte in tutta la ricchezza delle sue espressioni narrative e grafiche. Continua così l’impegno dell’Accademia a favore della creazione contemporanea, in un processo di convergenza e apertura verso ogni forma artistica, a cui il linguaggio della “bande dessinée” non fa eccezione.