L’ENEA ha identificato molecole benefiche nel caffè, aprendo nuove prospettive per lo sviluppo di prodotti nei settori alimentare, nutraceutico, cosmetico e agricolo. La ricerca, pubblicata su Plants e condotta con il supporto di istituti messicani e IILA, si concentra sulle proprietà della cascara (buccia essiccata), un sottoprodotto del caffè finora poco studiato.
Per questa ricerca ENEA ha scelto il Messico e in particolare l’area montuosa della Sierra de Zongolica, a Veracruz, dove viene coltivato caffè di alta qualità senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti e altre sostanze chimiche.
Gli scarti del chicco di caffè sono spesso considerati un problema ma, grazie alla ricerca scientifica, possono trasformarsi in ‘miniere’ di molecole benefiche, come antiossidanti, polifenoli, carotenoidi, flavonoidi e minerali, per realizzare prodotti a valore aggiunto per vari settori – spiega la ricercatrice ENEA Loretta Bacchetta, coautrice dello studio insieme ai colleghi Oliviero Maccioni (Laboratorio di Bioeconomia circolare rigenerativa), Gianfranco Diretto e Sarah Frusciante (Laboratorio Biotecnologie GREEN).
Del caffè non si butta via niente
Oltre alla cascara, anche altri sottoprodotti della lavorazione del caffè, come il pergamino e la silverskin, possono essere valorizzati grazie alle loro proprietà uniche. Spesso considerati scarti possono invece svolgere un ruolo importante in diversi settori, contribuendo a una maggiore sostenibilità e a una riduzione degli sprechi.
Il pergamino, ad esempio, grazie ai suoi composti polifenolici, può diventare un erbicida naturale intorno agli alberi da frutto, offrendo un’alternativa ecologica ai prodotti chimici tradizionali. La sua azione delicata e mirata lo rende ideale per proteggere le piante senza danneggiare l’ambiente circostante.
La silverskin, invece, si rivela un ingrediente versatile con molteplici applicazioni. Oltre al suo potenziale utilizzo come antiossidante e additivo antifungino grazie ai suoi composti polifenolici, può essere impiegata in diversi modi:
- ingrediente alimentare: la silverskin può essere aggiunta a diverse preparazioni alimentari come addensante e colorante naturale, conferendo un tocco unico ai piatti;
- infusi: la silverskin può essere utilizzata per preparare infusi dal sapore aromatico e dalle potenziali proprietà benefiche;
- agricoltura: la silverskin può migliorare le proprietà fisiche e chimiche del suolo agricolo, favorendo la crescita delle piante e la coltivazione di funghi commestibili.
I dati della produzione
La produzione di caffè si concentra nei paesi tropicali in via di sviluppo dove rappresenta una quota considerevole del reddito derivante dalle esportazioni e costituisce una fonte chiave di sostentamento per oltre 25 milioni di famiglie. Il caffè è il secondo prodotto più scambiato al mondo, superato solo dal petrolio.
La produzione mondiale per il 2023-2024 è stimata in circa 180 milioni di sacchi da 60 kg (57% qualità Arabica e il 43% Robusta) mentre i sottoprodotti (sia della lavorazione del prodotto fresco che della torrefazione) sono calcolati nel biennio in circa 840 milioni di sacchi.
Considerando la volatilità dei prezzi internazionali del caffè, i fattori ambientali come il cambiamento climatico e i parassiti, il commercio e la valorizzazione dei sottoprodotti del caffè potrebbero essere vantaggiosi per le famiglie produttrici, l’industria globale del caffè e l’ambiente – conclude Loretta Bacchetta di ENEA.