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Decreto Campi Flegrei oggi al Cdm, i punti chiave

Prosegue lo sciame sismico tra Napoli e i Campi Flegrei dopo le due scosse di terremoto dei giorni scorsi. Nel frattempo si è imposto all’attenzione delle istituzioni anche il tema sicurezza, col Decreto Campi Flegrei pronto ad approdare oggi sul tavolo del CdM.

Diverse le scosse di assestamento che sono seguite al primo terremoto a Napoli del 27 settembre e alla seconda forte scossa di lunedì 2 ottobre. Da giorni alcuni residenti nelle zone vicine ai Campi Flegrei hanno deciso di dormire in auto o con borse di prima necessità pronte all’interno della vettura. Una situazione che ha spinto la politica ad accelerare, come sottolineato anche dal Ministro della Protezione civile Nello Musumeci, secondo cui è necessario fare il possibile con i mezzi attuali.

In questa direzione va l’arrivo in tutta fretta del Decreto Campi Flegrei sul tavolo del Consiglio dei Ministri di questa sera. Anche perché, ricorda il Ministro Musumeci, la priorità è intervenire per mettere in sicurezza un’area particolarmente a rischio:

Già nel dopoguerra andava impedita la costruzione in alcune aree vulnerabili, invece quella dei Campi Flegrei è una delle aree più antropizzate. C’è stata incuria, scarsa conoscenza, sottovalutazione del fenomeno.

Decreto Campi Flegrei, punti chiave della bozza

Come ha sottolineato il Ministro Musumeci, anticipando alcune delle linee guida che orienteranno il testo del Decreto Campi Flegrei:

Le esercitazioni di protezione civile, per il nostro codice, sono di competenza dei Comuni che devono adottare e applicare i piani comunali con il sostegno della Regione che ha una competenza concorrente con lo Stato. È chiaro però che il piano di evacuazione vedrà l’impegno anche dei tecnici del dipartimento nazionale, perché non possiamo e non vogliamo lasciare soli gli enti locali, ma le competenze nel codice sono ben disposte e suddivise. Ognuno sa cosa deve fare. Un piano di evacuazione deve mettere la popolazione nelle condizioni di poter raggiungere in un tempo X, il luogo Y. Per poterlo fare servono le arterie necessarie e su questo lavoreremo con i tecnici già a partire dalla pubblicazione del decreto legge.

All’interno del Decreti Campi Flegrei troveranno posto alcuni punti chiave, con riferimento a diverse aree di intervento in caso di crisi acuta:

  • Piano per un rapido esodo qualora si verificasse un fenomeno di bradisismo grave;
  • Definizione di un programma di controllo in merito alla vulnerabilità degli edifici;
  • Potenziamento delle strutture di Protezione Civile, da attuare mediante coinvolgimento delle scuole;
  • Sistema di comunicazione e informazione rivolto alla popolazione;
  • Favorire l’assunzione di personale da parte dei Comuni con risorse apposite a disposizione degli enti locali, disponibili anche per accordi operativi di programma con soggetti esterni.