Novità sul fronte dei siti per la realizzazione dei depositi di scorie nucleari in Italia. Dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è arrivata la Cnai, Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie radioattive.
In base a quanto contenuto nel documento si nota come le Regioni interessate dal provvedimento siano sei: Basilicata, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia. La Cnai arriva dopo anni di discussioni e polemiche, non senza un particolare significativo in tal senso: nessuna delle località indicate ha manifestato la sua disponibilità ad accogliere un sito di stoccaggio.
Depositi scorie nucleari, la lista-mappa delle Regioni coinvolte
Vanno dal Nord a Sud Italia le Regioni selezionate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di Gilberto Pichetto Fratin per ospitare i depositi nucleari italiani. Si tratta come detto di un elenco formale, che attualmente non ha riscontrato l’accettazione da parte di nessuna delle località selezionate. Ecco quali sono le aree interessate e criteri in base ai quali sono state individuate.
Criteri di scelta per i depositi di scorie nucleari
La mappa dei 51 depositi di scorie nucleari in Italia è stata redata dalla Sogin sulla base di alcuni criteri. Fra i vari punti chiave di cui tenere conto figurano:
- La lontananza da aree vulcaniche, a rischio sismico, da faglie o soggette a pericolo per il dissesto idrogeologico;
- Lontananza da insediamenti “civili, industriali e militari”;
- Esclusione delle aree protette e di quelle poste a oltre 700 metri s.l.m. oppure situate a meno di 5 km dalla costa;
- Ritenute non selezionabili anche quelle aree al cui interno fossero presenti pozzi (petrolio o gas), miniere o siti di interesse archeologico, storico o agricolo.
Basilicata
La Basilicata è presente nella Cnai con sei località, cinque situate nella Provincia di Matera (incluso il capoluogo) e la sesta in quella di Potenza. Queste le aree che soddisfano i requisiti necessari ai depositi di scorie nucleari secondo il ministero:
- Bernalda;
- Irsina;
- Matera;
- Montalbano Jonico;
- Montescaglioso;
- Genzano di Lucania (Provincia di Potenza).
Possibili depositi di scorie nucleari nel Lazio
Il Lazio è la Regione con il maggior numero di siti indicati come validi per la realizzazione di un deposito di scorie nucleari. Interessata dalla Cnai è però soltanto la Provincia di Viterbo e più precisamente le località:
- Arlena di Castro;
- Canino;
- Cellere;
- Corchiano;
- Gallese;
- Ischia di Castro;
- Montalto di Castro;
- Piansano
- Soriano nel Cimino;
- Tarquinia;
- Tessennano;
- Tuscania;
- Vasanello;
- Vignanello.
Piemonte
Per la realizzazione dei cinque siti di stoccaggio per le scorie nucleari le aree del Piemonte individuate sono tutte situate nella Provincia di Alessandria. Si tratta nello specifico dei Comuni di:
- Alessandria;
- Bosco Marengo;
- Castelnuovo Bormida;
- Fubine Monferrato;
- Novi Ligure;
- Oviglio;
- Quargnento;
- Sezzadio.
Puglia
Tra le Regioni meno coinvolte di questo sestetto c’è la Puglia, che vede rientrare nell’orbita Cnai soltanto tre località. Si tratta di Altamura, Gravina e Laterza.
Sardegna
Sono otto i depositi di scorie nucleari in terra sarda secondo la Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie radioattive. Le Province coinvolte sono quelle di Oristano e del Sud Sardegna, con l’interessamento nello specifico dei seguenti Comuni:
- Albagiara;
- Assolo;
- Guasila;
- Mandas;
- Nurri;
- Ortacesus;
- Segariu;
- Setzu;
- Siurgius Donigala;
- Tuili;
- Turri;
- Ussaramanna;
- Usellus;
- Villamar.
Anche in questo caso è chiara la posizione contraria della Regione Sardegna. Il suo governatore Christian Solinas ha ribadito che:
La Sardegna si è già espressa a suo tempo con un NO che non poteva lasciare spazio a dubbi. La riproposizione della Sardegna come sede di deposito di rifiuti nucleari, se fosse vero, sarebbe un attacco frontale che la Regione e l’intero Popolo sardo non sono disposti ad accettare.
Sicilia
Come per la Puglia, anche la Sicilia vede il suo coinvolgimento nella Cnai piuttosto limitato a confronto ad esempio con la Sardegna o con il Lazio. Sono state inserite nella mappa dei listi adatti a ospitare i depositi nucleari Calatafimi, Segesta e Trapani.