Differenziamo il vetro, di Marzia Fiordaliso

Una bottiglia di vetro è riciclabile “per sempre”, la possiamo riutilizzare in casa (come portafiori, per l’acqua a tavola, per realizzare una lampada artigianale) oppure la possiamo usare come contenitore nei negozi di cibo e detersivi alla spina o infine la possiamo smaltire correttamente affinchè torni a nuova vita. Si possono conferire, come sappiamo anche i vasetti ma mai ceramica, cristallo, pyrex (le teglie da forno) e specchi. Ricordiamoci di lavarli e di rimuovere gli accessori come i tappi di alluminio o acciaio (l’etichetta può restare).
Dal sito del Consorzio CoReVe “Il vetro ha 5000 anni di storia ma quanto a longevità non ha rivali: recuperato grazie al contributo quotidiano di milioni di cittadini rinasce con forme e destinazioni d’uso identiche a quelle delle vite precedenti. Senza alcuna perdita di materia o scadimento qualitativo, il vetro può essere riciclato all’infinito. Il vetro può, dunque, essere considerato a tutti gli effetti un “materiale permanente”, in grado di realizzare, alla perfezione, il concetto di economia circolare”.

Maggiori informazioni sul suto CoReVe https://coreve.it/

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