L’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha pubblicato il XIX Rapporto sul servizio idrico integrato esaminando le tariffe e la dispersione idrica in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone con un consumo annuo di 182 metri cubi. Se consumassero 150 mc l’anno invece di 182, risparmierebbero in media 101 euro, ossia quasi il 27%; una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 183 euro in meno, ed anche un nucleo del Lazio otterrebbe un risparmio di 115 euro.
Coloro che hanno una soglia ISEE fino a 9.530 euro e che hanno quindi accesso al bonus sociale idrico, secondo le rilevazioni di Cittadinanzattiva risparmiano annualmente circa 104 euro, ossia il 22% o 27% in meno a seconda che abbiano un consumo annuo di 182 metri cubi o di 150 metri cubi. In particolare, nel Lazio, il valore del bonus varia dai 182 euro di Frosinone agli 87 di Rieti.
I dati sulla dispersione idrica
In base agli ultimi dati Istat (anno 2020) la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d’acqua immessi in rete. Se si analizza ulteriormente lo spaccato di alcune realtà, nel Lazio ad esempio, si passa dal 70,1% di Latina al 32,9% di Roma.
Le spese per l’acqua di una famiglia del Lazio
La cifra spesa per la bolletta idrica da una famiglia nel Lazio, secondo Cittadinanzattiva nel 2023 era di circa 583 euro (la media nazionale è pari a 478), in aumento del 6% rispetto al 2022 e del 24,9% negli ultimi 5 anni. Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 867 euro.
Cifre consistenti considerando che ogni mese si sborsano tra i 50 e i 70 euro eppure pare che gli utenti siano poco consapevoli del proprio livello di consumo dichiarando di usare quotidianamente 62 litri di acqua, molto al di sotto del consumo medio per abitante indicato da Istat in circa 215 litri al giorno mentre una persona su tre non conosce il proprio fornitore del servizio idrico, il 43% non conosce il bonus sociale e il 62% quello integrativo messo a disposizione, in taluni casi, dal proprio comune di residenza.
Il risparmio nel Lazio
Fortunatamente il 90% evita di sprecare acqua e lo fa essenzialmente preferendo la doccia al bagno e utilizzando gli elettrodomestici a pieno carico ma le dolenti note riguardano la metà dei cittadini intervistati che non beve regolarmente acqua di rubinetto ma solo imbottigliata e, sebbene la metà dichiari di avere a disposizione nel proprio Comune le cosiddette Case dell’acqua, quasi il 40% afferma di non avervi mai fatto rifornimento.
Per chi acquista prevalentemente quella in bottiglia, la spesa media mensile è fra i 20-25 euro a famiglia. Il 45% la ritiene più sicura e controllata, percentuale che sale al 57% nel Sud e nelle Isole, dove tra l’altro uno su quattro dichiara che nel proprio comune sono state emesse ordinanze di non potabilità. Un cittadino su due ritiene insufficienti le informazioni a disposizione sulla qualità dell’acqua di rubinetto e vorrebbe riceverne di più puntuali in modo semplice e chiaro sulla propria fattura.