Energia Eolico offshore

Dl Energia: le novità su scorie nucleari, liberalizzazione mercato elettrico ed eolico offshore

Arriverà a giorni sul banco del Consiglio dei Ministri il nuovo Dl Energia. A confermarlo il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, che ha anticipato inoltre alcuni dei punti chiave del provvedimento.

Tra i temi più dibattuti quello delle scorie nucleari, con Pichetto che apre alle “auto-candidature” da parte delle realtà che vorranno offrirsi come sede dei depositi. Sul fronte della liberalizzazione del mercato elettrico Pichetto ha aggiunto:

In un momento in cui non c’è certezza che il quadro geopolitico tenga, che quindi i prezzi possano essere previsti, perché l’energia per noi è ancora fortemente legata al gas, ci vuole cautela“, raccomanda Pichetto.

Dl Energia e fonti rinnovabili

Il Dl Energia sarà lo strumento scelto dal governo per intervenire anche in tema di fonti rinnovabili. In particolare potrebbe ospitare delle apposite normative relative all’eolico offshore e all’ipotesi di installare parchi eolici di grandi dimensioni (fino a 50×50 km) in mare aperto. Su questo tema il ministro ritiene sia necessaria “una scelta politica decisa da parte del governo”.

Aiuti per le bollette nel Dl Energia

Non è del tutto escluso che il Dl Energia in arrivo sul tavolo del prossimo Cdm possa contenere una proroga relativa agli aiuti alle famiglie legati alle bollette. Tuttavia si tratta di una possibilità ridotta, mentre più probabile secondo Pichetto il ricorso a un “Decreto Economia”:

Stiamo valutando come muoverci rispetto all’ultimo trimestre e rispetto alle condizioni di mercato. È possibile che ci siano, dipende però anche sempre dalla coperta.

Comunità energetiche

Nel frattempo da GSE e ANCI viene confermata la richiesta di via libera al decreto ministeriale attuativo per le comunità energetiche. Secondo le ultime indicazioni dovrebbe arrivare in corrispondenza o quasi del Dl Energia, tanto che il Gestore dei Servizi Energetici e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani sarebbero già al lavoro su un vademecum esplicativo. Come ha dichiarato Carlo Maria Salvemini, sindaco di Lecce e delegato Anci all’energia:

L’obiettivo è dare informazioni ai comuni per inserire l’autoconsumo energetico nelle proprie prassi ma anche per colmare le asimmetrie informative tra amministrazioni e privati. Sulle comunità energetiche da tempo si è sviluppata un’aspettativa alta e la materia è complessa, per questo ci occupiamo di dare un contributo informativo ai sindaci.

Grandi aspettative intorno all’attuazione delle comunità energetiche confermata anche da Paolo Arrigoni, presidente del GSE. Almeno 85 le configurazioni già realizzate (64 di autoconsumo collettivo e 21 comunità energetiche rinnovabili). Prevista la possibilità di estendere il limite massimo di potenza per singolo impianto da 200 kW a 1 MW (megawatt):

I benefici sono evidenti, nel Paese c’è fermento, si attende la messa a terra di tutti gli strumenti, a partire dal decreto.