Roma – È un luogo dedicato esclusivamente alla tecnologia DIY “Do It Yourself – fai da te”, ed è il primo 3D printing Store in Italia. Si chiama 3DiTALY, è uno spazio ad alta tecnologia nato a Roma, nel cuore del Pigneto, uno dei quartieri culturalmente più vivaci e attivi della Capitale. È un laboratorio pionieristico e sperimentale, il nuovo punto di riferimento di designers, architetti, makers, bricoleur e non solo.
Questa bottega del futuro dà ai creativi, alle scuole, alle imprese e a tutti i cittadini le macchine e l’attrezzatura necessaria per dar corpo alle idee, permettendo a ognuno di sviluppare una cultura del fare e di acquisire le competenze necessarie per trasformare le proprie idee in prototipi e prodotti, accorciando fino al chilometro zero la distanza fra inventore e imprenditore. Questo significa vicinanza con l’utilizzo di materiali ecologici, riciclo e personalizzazione degli oggetti. La stampa 3D ed il suo possibile impiego cambieranno la nostra concezione dei consumi rimettendo la creatività umana al centro.
Dopo Roma e Pescara, la città che ospiterà il terzo 3DiTALY sarà Ragusa, l’11 maggio, ed entro la fine di giugno sarà la volta di Milano e Torino, un progetto che nasce dalla spinta di giovani imprenditori che hanno conosciuto la prima bottega hi-tech di Roma workshop di formazione, fiere per guru del digitale e, naturalmente sul web. Adesso vogliono far parte del team. La cosa che accomuna tutta la variegata community è il concept di `futuro artigiano´. L’idea è affiancare le nuove tecnologie digitali al bagaglio culturale di conoscenze dell’artigianato locale, del design e della ricerca nel campo tecnologico del nostro Paese. In questi nuove `botteghe´ futuristiche si stampano modelli in 3D o si fa modellazione tridimensionale, ma anche workshop dove confrontarsi sui nuovi confini tecnologici. E non solo. Anche i droni potranno `lavorare´ ed uno degli obiettivi sarà impegnarli nella tutela dei beni culturali, fornendo mappe dall’alto dei siti. La parola d’ordine di questi ragazzi è `ecologia´. Così anche gli interni dei negozi saranno rigorosamente dotati di arredi prodotti con legno riciclato, cartone e accessori stampati in 3D e totalmente ecosostenibili.
Le stampanti 3d utilizzano il PLA [Poli Acido Lattico] come materiale per creare
gli oggetti, una bioplastica biodegradabile e riutilizzabile praticamente all‘infinito, ottenuta dall’amido. E’ largamente utilizzato nella fabbricazione di sacchetti per la spesa nei grandi supermercati.
La sua biodegradabilità è garantita in seguito a idrolisi a temperatura maggiore di 60 °C e umidità maggiore del 20%. La straordinaria innovazione che questo tipo di produzione porta con sè è appunto legata alla possibilità del riutilizzo degli oggetti per crearne dei nuovi. Il prodotto realizzato può essere rifuso, dando vita così a nuovo materiale pronto per la stampa di altri prototipi.
http://www.3ditaly.it/
di Daniele Sivori