La Toscana verso una legge sull’oleoturismo

La Toscana intende abbracciare l’oleoturismo, così da vivere l’esperienza dell’olio con tutta la sua storia e cultura al pari del vino. Sì perché così come per il vino, turisti ed appassionati richiedono esperienze, visite, incontri e scoperte legate all’olio e alla sua produzione. Fermarsi in un frantoio, conoscere come viene fatto l’olio, degustarlo e comprare quello più buono sono attività oggi molto richieste.

Per questo è arrivata una proposta di legge che si ispira al famoso modello del turismo del vino e la Giunta ha approvato la modifica alla legge 30/2003 per adeguare la normativa regionale alla Finanziaria 2019 che estende all’oleoturismo le stesse disposizioni già emanate per l’enoturismo.

Così come il vino anche l’olio infatti è un’eccellenza italiana consolidata in Toscana; per questo il paragone dell’oleoturismo con l’enoturismo è perfetto. Intorno al mondo dell’olio, ruotano una serie di attività didattiche ma soprattutto agricole amate dagli italiani ma anche dagli stranieri in visita nel nostro paese: le visite nei luoghi di coltura e produzione dell’olio, la conoscenza delle diverse tipologie di olio, la degustazione e la commercializzazione di questo prodotto spesso abbinato ad alimenti locali tipici.

Tutto un mondo insomma da vivere attraverso un’esperienza sensoriale unica che coinvolge il gusto ma anche gli altri sensi ispirati dal contesto naturale. La Toscana avrà così una legge sull’oleoturismo, speriamo a breve.