Immaginate un bambino che cresce tra le sbarre di una prigione. Per lui, il mondo è limitato alle mura di un carcere. Eppure, grazie all’impegno dell’Associazione A Roma insieme questo scenario può cambiare. Nata nel 1991 con l’obiettivo di offrire una speranza a questi bambini e alle loro madri detenute non ha mai smesso di lottare per garantire diritti e opportunità, lavorando instancabilmente per costruire un futuro migliore.
Il progetto “Conoscere e giocare per crescere”, elaborato dall’Associazione dal 1994 e da allora riproposto ogni anno alla Direzione della Casa Circondariale Femminile di Rebibbia, si basa sull’importanza del gioco e della conoscenza per bambini costretti a trascorrere in carcere un periodo così fondamentale per la loro crescita fisica ed emotiva. Obiettivi:
- promuovere e realizzare una serie di attività concrete, volte a limitare i danni del carcere sui bambini e ad aiutare le donne a gestire il rapporto con i propri figli durante la detenzione e favorire il loro reinserimento social;
- sensibilizzare l’opinione pubblica e per attivare risposte adeguate da parte delle Istituzioni sia locali che nazionali. Importante traguardo raggiunto è stata l’approvazione della legge n.40 dell’8 marzo 2001: “Misure alternative alla detenzione a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
Associazione A Roma insieme, i progetti
Ogni sabato, un gruppo di volontari dedica la sua giornata ai bambini che vivono all’interno del carcere di Rebibbia. Lontano dalle sbarre, in parchi, al mare o in campagna, i piccoli possono finalmente giocare, esplorare e vivere esperienze che li aiutano a crescere sani e felici. Questi “Sabati di libertà” sono un momento prezioso per i bambini ma anche per le madri, che possono così godere di qualche ora di serenità e rafforzare il legame con i loro figli.
L’associazione collabora con le Istituzioni per favorire il dialogo tra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, la Direzione del Carcere, la Consulta Cittadina per i problemi penitenziari e le Amministrazioni Locali (Regione, Provincia, Comune e Municipi), sia per stimolare l’attenzione nei confronti delle donne detenute e dei loro figli, sia per creare le condizioni favorevoli al loro reinserimento. In collaborazione con il Comune di Roma (Municipio V°), da circa tredici anni, l’associazione è riuscita a ottenere che i bambini reclusi a Rebibbia con le loro madri potessero frequentare all’asilo nido comunale.