Il ristorante Enqutatash a Roma è un gioiello culinario che offre un’autentica esperienza della cucina etiope, portando un assaggio dell’Africa orientale nel cuore della capitale italiana. Il nome stesso, Enqutatash, si riferisce al capodanno etiope, una festività che segna la fine della stagione delle piogge e l’inizio di una nuova stagione fertile e luminosa. Questo senso di rinnovamento e gioia si riflette anche nel ristorante, che accoglie i suoi ospiti con calore, tradizione e un’esperienza gastronomica unica.
Enqutatash si distingue per la sua atmosfera intima e accogliente, capace di trasportare i visitatori in un angolo di Etiopia. All’interno, l’arredamento etnico, i colori caldi e i dettagli decorativi riflettono l’essenza del Paese africano, rendendo l’ambiente suggestivo e familiare. Il personale, sempre gentile e disponibile, contribuisce a creare un’atmosfera conviviale, spiegando con passione i piatti e le tradizioni che li accompagnano, ideale sia per chi è un novizio della cucina etiope sia per chi è già un esperto.
Il menu di Enqutatash un viaggio nei sapori etiopi
Il menu è una vera e propria celebrazione della cucina etiope rinomata per il suo sapiente uso di spezie e ingredienti freschi. Al centro della scena culinaria c’è l’injera, il tipico pane piatto fermentato a base di farina di teff. L’injera, soffice e leggermente acidula, funge da base per una varietà di piatti ricchi di sapore, serviti direttamente su di essa in un grande piatto comune, seguendo la tradizione etiope di condivisione del cibo.
Uno dei piatti più rappresentativi è lo zighinì, uno stufato ricco e speziato, generalmente a base di carne di manzo o agnello, cucinato con il famoso berberè, una miscela di spezie piccante e aromatica che rappresenta il cuore della cucina etiope. Questo piatto è spesso accompagnato da una varietà di contorni di verdure come lenticchie, spinaci e patate, creando un equilibrio perfetto tra sapori intensi e delicati.
Piatti vegani
La cucina etiope, in particolare per via delle tradizioni ortodosse che prevedono periodi di digiuno dai prodotti animali, offre numerosi piatti a base di verdure e legumi ed è questo uno di principali motivi per cui viene recensito da Eco in città: la cucina cruelty-free è quella che meno impatta sul pianeta. Tra questi, spiccano il shiro wot, uno stufato cremoso di farina di ceci ricco di spezie, e il misir wot, una saporita zuppa di lenticchie rosse. Questi piatti, pur essendo completamente privi di carne, sono così ricchi di sapore che soddisfano anche i palati più esigenti.