Il giardino è uno dei primi esempi di giardini “all’inglese” realizzati a Milano su commissione del conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, figura di spicco della nobiltà milanese e della corte asburgica, e su progetto dell’architetto viennese Pollack, allievo del Piermarini. Durante il periodo napoleonico la villa assunse il nome di “Villa reale” e dal 1921 divenne di proprietà del Comune che ne fece la sede del Museo dell’Ottocento (prima chiamato Galleria d’Arte Moderna). Il giardino include alcuni edifici significativi: Museo dell’Ottocento, ora Galleria d’Arte Moderna (GAM), esempio di architettura neoclassica e adiacente al giardino il Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC).
All’ingresso del giardino alcune specie arboree di rilievo come il falso loto, l’albero del caffè e il bagolaro.
Presenti l’agrifoglio, il carpino bianco, il cedro dell’Himalaya, il ciliegio da fiore, il cipresso calvo, magnolie, noce nero, ontano nero, tasso. Tra le specie arbustive: ortensie, rododendri, viburni e pitosforo.
Una cascatella sgorga dalle rocce, gettandosi in un torrente che attraversa tutto il giardino per finire in un laghetto ombreggiato dagli alberi e abitato dalle anatre con al centro una piccola isola con un bel Tempietto circolare, dedicato ad Amore.
Superficie: 19.000 mq
Inaugurazione: 1793
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