Quando vista, gusto, olfatto, tatto e udito convergono in un unico linguaggio armonioso e accogliente può nascere un luogo, ispirato all’architettura industriale, dove si mangia bene e si è in pace col mondo anche grazie alla sua proprietaria Valeria Olivotti, sorda e piena di entusiasmo che ha dato vita ad uno spazio accessibile a tutti, e naturalmente su misura per chi non sente. E in menu? Piatti laziali della tradizione rivisti in chiave originale, con materie prime della vicina campagna laddove possibile e biologici. I produttori sono scelti su base etica e sostenibile. Splendido il dehors con vetrata. Interessanti i cocktails e la carta dei vini.
2019-01-24