E’ uno dei parchi più grandi del Lazio, ricco e selvatico nonostante sia vicino alla città. Si ammirano boschi, laghetti e paesini costruiti intorno ai castelli.
Montagne calcaree come il resto dell’Appennino laziale-abruzzese, i Lucretili offrono il tipico paesaggio carsico. Le pareti più dure sono quelle del Morra e del Fosso della Scarpellata. La montagna più alta è il Pellecchia, 1368 metri a dominio della valle del torrente Licenza.
Nel territorio del Parco nidifica una coppia di aquile reali, occupanti il nido più vicino a Roma che si conosca. Presenti anche altri rapaci presenti sono il falco pellegrino, lo sparviero, il pecchiaiolo, i più comuni gheppio e poiana. Nelle aree sommitali un incontro fortunato è quello con piccole brigate di coturnici, mentre gli habitat forestali ospitano picchi rossi maggiori e picchi muratori, rigogoli, cuculi. Tra i mammiferi il lupo è segnalato sporadicamente, mentre è costante la presenza di oltre a volpi, tassi, cinghiali e istrici e almeno cinque specie di pipistrelli. Tra gli anfibi salamandrina dagli occhiali, tritone e ululone appenninico. In alcuni corsi d’acqua segnalato il gambero di fiume, indicatore della qualità ambientale e sempre più raro nei fiumi del Lazio.
Estensione: 18.204 ha
Prodotti tipici: frutta e ortaggi biologici
Comuni: Licenza, Marcellina, Monteflavio, Montorio Romano, Moricone, Orvinio, Palombara Sabina, Percile, Poggio Moiano, Roccagiovine, San Polo dei Cavalieri, Scandriglia, Vicovaro
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