Villa Ada Savoia è uno dei parchi più estesi di Roma. Per larga parte è coperto da boschi di lecci e querce da sughero, pinete e prati, secondo la tradizione dei parchi all’inglese. La vastità e la vegetazione rigogliosa ne fanno un luogo ideale per passeggiate, attività sportive, relax e pic-nic. Presenti area giochi, pista di pattinaggio e giostre.
Tra gli edifici del parco si nota per la qualità architettonica il coffee-house settecentesco presso il casino Pallavicini, meglio conosciuto come il Tempio di Flora.
A Monte Antenne all’interno di Villa Ada inaugurata l’area protagonista dell’intervento di rigenerazione ambientale che ha consentito la riqualificazione dell’intero percorso ciclopedonale che circoscrive il Forte Antenne, che si estende su un’area di 15.000mq, rendendolo nuovamente accessibile alla collettività.
Villa Ada Savoia, gli edifici
Oltre alla Palazzina Reale (attualmente sede dell’Ambasciata d’Egitto) troviamo il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali, lo Chalet svizzero, la Torre Gotica. L’area fu acquistata dalla famiglia reale Savoia nel 1872: Vittorio Emanuele II ne amava il vasto parco e comprò altri terreni per ingrandire la tenuta fino ai 160 ettari attuali.
A Umberto I invece non piaceva vivere in campagna le preferì il Quirinale, la proprietà fu così venduta, nel 1878, al conte Giuseppe Telfener che la dedicò alla moglie Ada. Nel 1904 Vittorio Emanuele III la riacquistò rendendola nuovamente residenza reale. Caduta la monarchia la villa fu oggetto di un lungo contenzioso. Nel 1958 il comune di Roma compra 3 ettari del parco e lo rende pubblico completando l’acquisizione nel 1996.
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