Un’analisi ambientale “fai da te”, costruita sulla base delle proprie necessità, sarà presto possibile grazie ad una serie di nuove applicazioni che per la prima volta integrano dati scientifici e tecnologici di diversa natura. A realizzare queste “App”, in parte già disponibili su pc e smarthphone, è il progetto eENVplus, co-finanziato dalla Commissione Europea e che vede ISPRA tra i partner principali, i cui risultati sono stati presentati oggi a Roma.
L’individuazione di zone a potenziale rischio alluvioni o frane, l’inquinamento dell’aria, la distribuzione delle specie vegetali, ma anche quella delle reti fognarie e degli incendi sono i dati, armonizzati seguendo INSPIRE e quindi resi interoperabili e confrontabili con altri paesi europei, che possono essere visualizzati nel proprio report personale. Per i singoli contesti (distribuzione delle specie animali e vegetali, incendi, pericoli naturali) sono disponibili applicazioni specifiche oppure il client di eENVplus, per mezzo dei quali è sufficiente selezionare l’area di interesse e visualizzare i relativi dati disponibili.
Ma eENVplus non analizza solo dati di natura prettamente ambientale. Infatti, ogni paese partner del progetto ha sviluppato i propri modelli focalizzandoli sui temi di principale interesse. Tra questi, le demo sviluppate da ISPRA, illustrate questa mattina e che possono essere provate nell’area espositiva allestita a Villa Malta durante il pomeriggio, mostrano le zone a potenziale rischio alluvione e frane in Friuli Venezia Giulia, in particolare nell’area di confine tra Italia e Slovenia, mentre i dati sulla qualità dell’aria, sviluppati in collaborazione con il Belgio, sono relativi a tutto il territorio nazionale.
Ufficio stampa ISPRA
Alessandra Lasco – 06/50072042-2076-2394-2261-2260
Cristina Pacciani – 329/0054756