Il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli ed ENGIE hanno dato vita ad un grande progetto di efficienza energetica, riqualificazione e valorizzazione del sito museale. La presentazione dell’iniziativa a Napoli ha visto la partecipazione del Direttore del Museo, Sylvain Bellenger, del CEO di ENGIE Italia, Monica Iacono, del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Per il Museo si calcola un risparmio energetico del 50% con la conseguente riduzione di 1700 tonnellate di emissioni di CO2, lo stesso beneficio che si otterrebbe piantando 20.000 alberi. Gli impianti fotovoltaici e di trigenerazione produrranno più del 90 per cento dell’energia necessaria al funzionamento del Museo.
Nel 2025 il Museo e Real Bosco di Capodimonte – spiega Sylvain Bellenger, direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte – avrà un volto completamente nuovo e sarà il primo sito culturale in Italia completamente sostenibile. Quella della transizione energetica è la sfida più complessa che la contemporaneità ci pone e Capodimonte ha deciso di accettarla e vincerla grazie ad una virtuosa partnership tra pubblico e privato. La missione ambientale – insieme a quella sociale, della tutela e valorizzazione e della digitalizzazione – è stata sin da subito l’obiettivo di quest’Amministrazione. La governance e il restauro dei giardini storici del Bosco, la restituzione delle architetture vegetali, la rivoluzione ecologica dell’irrigazione e della cura del verde hanno rivoluzionato l’uso e anche il rispetto che i napoletani nutrono per il loro Bosco. Con il Project Financing facciamo un altro grande passo in avanti, ponendo al centro la sostenibilità energetica, attraverso il recupero e l’efficientamento dell’intera Reggia, prevedendo innovativi interventi sugli impianti e sugli spazi di accoglienza e allestimento. Con questi progetti, entro il 2025, Capodimonte sarà uno dei musei più avanzati in Europa in termini di tecnologia e di gestione.
Efficienza energetica e illuminazione delle opere d’arte
Per consentire una corretta conservazione delle circa 50.000 opere poste negli spazi espositivi le aree climatizzate saranno ampliate del 77 per cento e 16.000 mq avranno una nuova illuminazione pensata per consentire ai fruitori una visione perfetta dell’oggetto artistico.
Il progetto di transizione ecologica, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione al livello nazionale ed europeo, che sarà un modello per altre realtà museali, è nato grazie ad un partenariato pubblico-privato (PPP), il primo in Italia all’interno del Ministero della Cultura.
Con questo progetto, oltre a migliorare la sostenibilità energetica e ambientale del Museo e del Real Bosco di Capodimonte rendendo l’esperienza dei visitatori più moderna e confortevole, il Ministero della Cultura intende dare un forte impulso alla valorizzazione dei nostri beni culturali anche attraverso servizi innovativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’utilizzo della tecnologia digitale – lo ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che ha aggiunto – Grazie alla virtuosa collaborazione tra pubblico e privato siamo riusciti a creare un modello replicabile in altre realtà museali, attuando in pieno, grazie ad un’iniziativa di grande valore culturale ed ambientale, le prescrizioni sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione indicate dall’articolo 9 della Costituzione.
ENGIE per il risparmio energetico del Museo
ENGIE, tra gli operatori di riferimento del comparto energetico e leader della decarbonizzazione, consentirà al Museo di autoprodurre il 90 per cento dell’energia necessaria al proprio fabbisogno. I 4.500 moduli fotovoltaici daranno 800 MWh di energia ogni anno mentre l’impianto di trigenerazione garantirà:
- 800 MWh di produzione di energia elettrica;
- 1 GWh di produzione di energia termica all’anno.
In questi giorni di dibattito in Italia sulla direzione da prendere in ambito energetico, ENGIE, con il suo modello integrato sull’intera filiera energetica, può concretamente supportare i piani nazionali di decarbonizzazione, sia attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili, utility scale e distribuite, sia con interventi robusti di efficienza energetica – afferma Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia – Anche l’efficienza energetica del patrimonio artistico culturale è un tassello fondamentale per supportare il percorso di decarbonizzazione del Paese. La riqualificazione avviata con il Museo di Capodimonte rappresenta una sfida sia per un’azienda come ENGIE, impegnata a supportare anche la pubblica amministrazione nel percorso di transizione energetica, sia per l’intero sistema museale, che può replicare interventi come questo e ottenere benefici economici, ambientali e sociali.