Start up italiana decentralizza la produzione di energia verde

Osservare la natura e imitarla per produrre energia verde. Questa è l’idea che guida il lavoro di Green Independence, start up Climate tech tutta italiana, fondata in Puglia nell’agosto 2020 e partner del Politecnico di Torino. I componenti che formano il team della nuova azienda, si sono ispirati agli alberi per mettere a punto un innovativo sistema per decentralizzare la produzione e lo stoccaggio di energia verde.

Come produrre energia verde: il progetto della start up italiana

Si chiama New Artificial Leaf (NAL) il nuovo sistema evoluto di pannelli solari, che riproduce la capacità delle piante di immagazzinare l’energia solare; come una foglia sono infatti in grado di trattenere direttamente l’energia solare producendo idrogeno verde.

I ricercatori al riguardo hanno spiegato:

“in realtà la nostra nuova tecnologia, come gli alberi, può contemporaneamente produrre energia dal sole, immagazzinare l’energia che non viene utilizzata immediatamente trasformando le acque reflue o marine in idrogeno verde e riciclare le emissioni di CO2 producendo combustibili sintetici”.

L’idea green rivoluzionaria della start up italiana, sarà presente a Smau – Italy RestartsUp, in programma a Parigi dal 23 al 25 marzo, con l’obiettivo di creare un ponte tra l’ecosistema dell’innovazione italiano, l’Hub parigino e anche il mercato francese.

Alla base del progetto di ricerca dunque c’è un’idea che è arrivata come un’illuminazione all’ingegnere Alessandro Monticelli, componente del team della start up:

“l’idea di partenza è tutto sommato intuitiva. Noi partiamo dall’acqua sporca o dall’acqua del mare trasformandola in acqua distillata e potabile attraverso il calore dissipato da un pannello fotovoltaico; questo intanto incamera energia elettrica in modo ancor più efficiente grazie all’azione di raffreddamento garantita dall’acqua. Il surplus di energia che non trova un utilizzatore diretto, viene convertito in idrogeno tramite una cella elettrochimica integrata. La cella è in grado di trasformare l’acqua satura di anidride carbonica in Syngas; una miscela di idrogeno e monossido di carbonio che diventa combustibile sintetico”.

Questo progetto consentirebbe di produrre idrogeno sul posto per camion e treni a idrogeno, ed anche lungo le autostrade o gli snodi ferroviari.