Nelle scorse settimane Eni e Ama, società pubblica di Roma Capitale, hanno sottoscritto un accordo per avviare, presso le rispettive sedi, la raccolta di oli alimentari esausti prodotti nelle abitazioni dei propri dipendenti, affinché siano trasformati in biocarburanti di alta qualità. Ama installerà alcuni contenitori dedicati che si aggiungeranno a quelli già disponibili nei dodici centri di raccolta. Eni distribuirà ai circa 1.800 dipendenti un’apposita tanica per facilitarne la raccolta e il trasporto. L’olio alimentare di scarto raccolto verrà purificato e inviato alla Bioraffineria Eni di Venezia, che lo trasformerà in biocarburante di alta qualità.
Gli oli esausti, o comunque non più idonei all’alimentazione, sono rifiuti che possono essere facilmente dispersi e quindi diventare un potenziale pericolo per la salute umana, animale e ambientale oltre che dannosi per le infrastrutture fognarie, i depuratori e la falda acquifera; se correttamente gestiti e recuperati, costituiscono una risorsa per la produzione di biocarburanti, lubrificanti e basi per detergenti. La convenzione prevede, inoltre, la costituzione di un tavolo tecnico congiunto per esaminare e valutare la fattibilità dello sviluppo di progetti per valorizzare i rifiuti provenienti dalla raccolta urbana, trasformandoli in prodotti energetici, quali biocombustibili, bio olio e idrogeno.