Scienze, rispetto per l’ambiente e sviluppo di nuove tecnologie per affrontare al meglio le sfide globali alla base del Memorandum of Understanding (MOU) per lo sviluppo di ricerche congiunte in quattro centri di ricerca di alto interesse scientifico e strategico: fusione nucleare, acqua, agricoltura e l’ecosistema artico firmato dal Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Massimo Inguscio, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
Le sedi sono già presenti al Sud e avranno il loro totale sviluppo nei prossimi 5 anni: si tratta di Gela per la fusione nucleare (tecnologia impiegata nella produzione di energia pulita potenzialmente illimitata); Lecce per le ricerche sull’Artico dove il CNR ha una base da vent’anni (laboratorio a cielo aperto per comprendere i motivi dell’innalzamento termico globale); Metaponto per il tema acqua sia come risorsa vitale sia come elemento di un ecosistema in equilibrio e Pozzuoli per l’agricoltura sostenibile (soprattutto in Africa) come attività e settore economico base per lo sviluppo di ogni contesto economico e sociale.
“Questo accordo rappresenta per Eni un notevole passo avanti verso lo sviluppo e la realizzazione di tecnologie sempre più efficienti e in grado di creare energia in modo sostenibile e accessibile a sempre più persone” – sottolinea l’Ad di Eni Claudio Descalzi – Inoltre, la collaborazione con un prestigioso centro di ricerche come il Cnr ci consentirà di approfondire anche tematiche che, seppur non direttamente legate la mondo dell’energia, hanno ricadute immediate sia sull’ecosistema sia sulle società”.
di Marzia Fiordaliso