Eni: la società cinese Sinopec, prima al mondo nella raffinazione, utilizzerà la tecnologia EST

Eni ha venduto alla compagnia cinese Sinopec la licenza e il progetto di ingegneria di base relativi alla costruzione di un impianto di raffinazione basato sulla tecnologia Eni Slurry Technology (EST). L’impianto sarà realizzato presso la raffineria Sinopec di Maoming, nella provincia del Guandong.

Sinopec, la più grande compagnia al mondo nel settore della raffinazione, sarà quindi la prima società internazionale ad avvalersi della tecnologia EST, frutto della ricerca e degli sviluppi industriali realizzati da Eni e in grado di convertire completamente i residui di raffinazione in prodotti leggeri di elevata qualità, azzerando la produzione di residui pesanti di raffinazione sia liquidi che solidi con significativi vantaggi ambientali.

Sinopec costruirà un impianto EST in grado di trattare 46.000 barili al giorno di residui pesanti di raffinazione (310 tonnellate l’ora), impianto che sostituirà l’attuale linea di produzione di pet-coke, con significativi vantaggi ambientali e in adempimento alla nuova normativa IMO (International Maritime Organization) sull’utilizzo dei carburanti nel trasporto marittimo. L’azzeramento della produzione di pet-coke va nella direzione del contenimento globale delle emissioni di CO2. Nell’ambito del contratto di licenza, Eni fornisce a Sinopec il progetto relativo all’ingegneria di base (Process Design Package) e altri servizi, come il training operativo e tecnico e l’assistenza durante lo sviluppo e la realizzazione dell’ingegneria di dettaglio, e durante le fasi di pre-commissioning e avvio dell’impianto (start up). Sinopec si occuperà dell’ingegneria di dettaglio e delle operazioni di costruzione.

La conclusione delle operazioni di realizzazione dell’impianto è prevista per il 2020.

Eni attribuisce alla ricerca e allo sviluppo in ambito tecnologico una rilevanza strategica, in tutti i propri ambiti di business, e questo risultato rappresenta un successo di massima rilevanza: sia perché riguarda la cessione del diritto a utilizzare tecnologia proprietaria al leader mondiale del settore, che ha scelto la EST tra le tecnologie mondiali disponibili; sia perché avviene in un ambito di business, quello della raffinazione, che per la prima volta vive un’innovazione tecnologica di origine italiana.