Diventando vegana uno dei miei dubbi era legato alle poche possibilità che avrei avuto di scegliere i dessert. Mi sono presto ricreduta, con un obiettivo ovvero meno quantità più qualità, dove qualità sta per niente pericolosi grassi animali, niente farine 00, niente zucchero raffinato.
Ho imparato così a sfornare, spadellare, frullare, dolci leggeri come una piuma, gustosissimi ma digeribilissimi che piacciono a tutti, anche agli onnivori. E poi ecco qui in libreria, con mia grande felicità, il libro di “Cioccolato Vegan”, Edizioni Sonda: favolosi dessert che hanno come ingrediente base il re della pasticceria, Sua Altezza il cioccolato, per il quale non smetterò mai di ringraziare il popolo Maya, i primi a coltivarlo tra la penisola dello Yucatan, il Chiapas e la costa pacifica del Guatemala. Fu poi, pare, l’esploratore Hernàn Cortéz a portarlo in Europa nel 1500 ma solo duecento anni più tardi la Francia lo conclamò “cibo degli dei” offrendolo in tazza tra fasti, gioielli, broccati e parrucche.
L’autrice di Cioccolato Vegan ha frequentato le scuole internazionali più prestigiose ed è diventata una guida per schiere di allievi professionali e non. Diplomatasi alla New York Restaurant School e al Natural Gourmet Institute, oggi tiene corsi unici nel suo genere (tra cui il Vegan Baking Boot Camp Intensive®) negli Stati Uniti, in Nord America e in Europa. Vive a Manhattan. Visitate il suo sito www.francostigan.com.
Se non amate il cioccolato lo amerete dopo aver letto le ricette qui proposte, totalmente cruelty-free (alcune raw o gluten-free) e adatte anche ai golosi con problemi di colesterolo, un pezzettino non farà male. Oltre 130 classici rivisti e corretti: torta Sacher, torta Opera, torta Blackout di Brooklyn, tronchetto di Natale, la vasta famiglia dei brownie, cookies, muffin, tartufi, cheese cake e crostate, budini, gelati e zuppe inglesi, fino alle bevande con i liquori e le cioccolate calde, spaziando tra salse, creme e ganache per tutti i gusti. Le indicazioni sono dettagliatissime, riusciranno anche i meno pratici, il risultato perfetto e unico. Sarà come avere Fran Costigan direttamente nella nostra cucina.