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Essere Animali, il benessere di chi non può difendersi alle elezioni europee

Essere Animali, insieme ad altre organizzazioni, con lo slogan “Anche gli animali votano”, chiede a chi si candiderà alle elezioni europee, previste a giugno, di garantire maggiori protezioni per chi non può difendersi. Il programma è composto da 10 punti sui cui la UE deve intervenire tra cui l’eliminazione delle gabbie negli allevamenti, l’inclusione delle specie acquatiche nella normativa di tutela, il sostegno a una politica europea che favorisca le produzioni vegetali, il divieto di allevamento per le pellicce, lo stop ai trasporti su lunga distanza e divieto di esportazioni di animali vivi verso Paesi extra UE.

L’associazione chiede anche una riforma ambiziosa della legislazione europea sul benessere negli allevamenti, ovvero l’attribuzione al Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare di una nuova delega alla tutela degli animali e si batte anche per lo stop al loro utilizzo nei circhi, per il contrasto e la prevenzione del randagismo, contro gli abbandoni e il traffico di cuccioli.

Essere Animali, i 10 punti del programma

Saranno mesi di campagna serrata con numerose iniziative di sensibilizzazione dirette a chi andrà alle urne e con attività di pressione nei confronti di chi invece ha scelto di candidarsi affinché prenda posizione in difesa degli animali. L’Eurobarometro 2023 ha dimostrato la centralità del benessere animale per l’opinione pubblica. I temi delle elezioni come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, scuola, ricerca, famiglia, legalità, devono avere una declinazione anche nella tutela degli animali. I punti in programma:

  • riforma della legislazione europea sul benessere dei capi da allevamento;
  • divieto di trasporto su lunga distanza per allevamento e macellazione;
  • transizione verso un’alimentazione vegetale;
  • revisione della Politica Agricola Comune e aiuti alla riconversione delle aziende zootecniche;
  • metodi sostitutivi della sperimentazione su cavie;
  • tutela degli animali selvatici e sostegno ai Centri di recupero della fauna;
  • divieto di produzione e commercio di pellicce;
  • lotta al randagismo e all’abbandono di cani e gatti;
  • istituzione della delega alla tutela degli animali al Commissario alla Salute e Sicurezza Alimentare.