Eucalipto foglie

Eucalipto: proprietà, benefici, controindicazioni

L’eucalipto è una pianta aromatica e balsamica molto apprezzata per le sue qualità curative. Si tratta di un albero sempreverde originario dell’Australia. Questo albero appartiene alla famiglia delle Myrtaceae e in Italia è coltivato prevalentemente nel Centro e nel Sud Italia.

Ne esistono oltre 500 diverse varietà diverse, di cui quella più diffusa in Australia è la Eucalyptus regnans.  Il nome botanico Eucalyptus globulus è invece associato alla specie maggiormente utilizzata in fitoterapia per la realizzazione di rimedi naturali. L’Eucalyptus gunnii o eucalipto del sidro è invece la pianta più scelta per la coltivazione in vaso, che come vedremo più avanti non è adatta a qualsiasi specie.

Cresce bene in aree dal clima temperato, che rappresenta il suo habitat ideale. Come tipologia di coltivazione risulta piuttosto diffusa anche in Italia, dove in passato quest’albero è stato utilizzato per la produzione di legname o di carta.

Una curiosità: in passato l’eucalipto veniva piantato per aiutare ad asciugare le aree umide. Questo in virtù dell’eccezionale capacità di questa pianta di assorbire l’acqua presente nel terreno.

Caratteristiche

Eucalyptus foglie

Una delle caratteristiche principali dell’eucalipto figura la sua eccezionale altezza, che può raggiungere anche i 90 metri. Bastano pochi anni per avere una pianta alta circa 20 metri. Un dato che la rende difficilmente coltivabile in vaso, a parte la citata specie Eucalyptus gunnii, che pur raggiungendo naturalmente i 25 metri circa può essere contenuto a circa 2 metri con opportune potature.

La corteccia dell’albero di eucalipto è grigio cenere, mentre il tronco interno è rossastro. Le foglie tendono a variare tra gli esemplari più giovani e quelli in età adulta. È proprio dal fogliame degli alberi adulti che si ricavano gli estratti benefici. Si tratta di foglie molto aromatiche, tanto che in Australia tendono a profumare persino la pelliccia dei koala (che lo hanno scelto come alimento praticamente esclusivo).

I fiori crescono in grappoli e contengono un nettare utilizzato dalle api per produrre un altro rimedio naturale molto apprezzato: il miele di eucalipto. Dalle inflorescenze derivano dei frutti legnosi contenenti molti semi.

Più che dai parassiti questa pianta è attaccata dai funghi, che hanno come effetto il marcire delle parti colpite. Solitamente sono vittime dell’aggressione micotica le radici, i rami e il fogliame.

Eucalipto: proprietà

Eucalipto koala

Una delle proprietà più apprezzate dell’eucalipto è quella balsamica. A questa si aggiunge quella espettorante, che contribuisce anch’essa al benessere delle vie respiratorie. Viene associata a questa pianta aromatica anche un’azione antiparassitaria mirata. Presenti anche altre importanti azioni: mucolitica, antisettica e antinfiammatoria. A giocare un ruolo di primo piano è l’eucaliptolo, il principale olio essenziale presente nelle foglie di questa pianta.

Benefici

La proprietà balsamica e quella espettorante sono considerate le principali per quanto riguarda l’utilizzo dell’eucalipto come rimedio naturale. I benefici associati a queste due azioni interessano il trattamento delle affezioni delle vie respiratorie: tosse, anche grassa, favorisce l’espulsione del catarro e del muco in eccesso, raffreddore e faringiti.

In generale risulta efficace per contrastare i sintomi dell’influenza e delle sindromi parainfluenzali. Grazie anche alla sua azione antinfiammatoria si rivela efficace contro la sinusite.

Benefici non soltanto per le vie respiratorie, ma anche in caso di candidacistite o infezioni della mucosa vaginale. Si rivela inoltre utile in presenza ad esempio di acne, pelle grassa, impurità cutanee, capelli grassi e infezioni della pelle. Come antiparassitario può essere utilizzato anche nel trattamento degli acari o dei pidocchi.

Usi

Quando si parla di eucalipto gli utilizzi a disposizione sono diversi. In primis è possibile fare ricorso all’olio di eucalipto, magari aggiungendone qualche goccia nell’acqua impiegata per i suffumigi. È possibile versarne qualche goccia su un fazzoletto di cotone, tenendolo sotto il naso e praticando dei respiri lenti e profondi. Contro i pidocchi l’utilizzo consigliato è di unire 3 cucchiaini di olio di eucalipto e altrettanti di olio d’oliva leggermente caldo (appena tiepido, non bollente).

Tra i possibili usi risulta valido anche il ricorso alla tisana di eucalipto. Questa soluzione si rivela ottima per ottenere diversi benefici, non ultimo quello di respirarne le parti volatili un po’ come accade con i suffumigi. Per prepararla sarà sufficiente lasciare in infusione, per 10 minuti, circa 3 grammi di foglie essiccate in una tazza di acqua bollente.

Tenere coperta la tazza o il pentolino per evitare che le componenti volatili si disperdano. Una volta pronto filtrare e tenere vicino al naso, così da respirare le sostanze benefiche aeree (praticare dei respiri lenti e profondi). Consumare non appena si sia raffreddato a sufficienza, risultando così bevibile.

Da non dimenticare anche la possibilità di sfruttarne le proprietà curativa attraverso il consumo di miele di eucalipto. Ulteriore opzione è quella di assumere questo rimedio naturale sotto forma di tavolette di estratto secco. Bruciare le foglie essiccate di questa pianta permette di utilizzare l’eucalipto anche come profumo per ambienti.

Eucalipto: controindicazioni

Veniamo infine a quelle che sono le controindicazioni associate all’utilizzo di eucalipto come rimedio naturale. Non risultano indicazioni generiche in merito, mentre risulta sconsigliata l’assunzione da parte delle donne in gravidanza, durante l’allattamento o per i bambini stessi. Alcuni episodi di ipersensibilità sono possibili relativamente ad alcune componenti: in questi casa un consulto con il proprio medico curante aiuterà a escludere eventuali rischi.

Qualche controindicazione riguarda anche l’apparato digerente. In particolare è sconsigliato l’utilizzo per via orale dell’olio di eucalipto, in quanto potenzialmente lesivo della mucosa gastrica. Inoltre sembra rappresenti una pratica da evitare nella maniera più assoluta in caso di infiammazioni che coinvolgano il fegato, i dotti biliari o il tratto gastroenterico.

Stesso discorso riguarda anche l’eventuale eccesso nell’utilizzo sotto forma di infuso. Anche in questo caso un sovradosaggio può portare a problematiche a carico del tratto gastrointestinale.