EUROPOLIS: “La spinta gentile di Londra verso la mobilità pulita”, di Simone D’Antonio, giornalista urbano, responsabile Anci/Urbact

Negli ultimi mesi le città di tutto il mondo stanno radicalmente cambiando la programmazione della mobilità urbana, attraverso interventi che puntano a modificare le abitudini dei cittadini nel breve e nel lungo periodo.
Dalla Città del Quarto d’Ora messa in pratica dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo alle pedonalizzazioni testate in Nuova Zelanda come in America, le azioni che rivoluzionano uno dei settori maggiormente impattanti sul clima appaiono frutto delle scelte di governi locali illuminati, nel quadro di politiche che ripensano radicalmente la densità urbana.

L’elemento sfidante che accomuna tutte queste strategie, estremamente diverse tra loro per taglia di intervento e ambizione, è la capacità di ingaggiare in tempi rapidi i cittadini e convincerli a cambiare non soltanto il modo in cui si spostano da un punto all’altro ma anche il modo in cui vivono la città e i suoi servizi. L’applicazione dei principi di economia comportamentale teorizzati da Richard H.Thaler può risultare utile per offrire una spinta a compiere decisioni presentate come più convenienti per sé e per la comunità a cui si appartiene, ma spesso non risulta sufficiente per condurre le città verso cambiamenti sistemici. Soprattutto quando la gestione dei processi dipende da una pluralità di fattori e di soggetti.
La comunicazione pubblica può risultare un alleato fondamentale in questo frangente e la città che meglio ne sta facendo ricorso a livello europeo è Londra, che ha accompagnato un piano ambizioso di promozione della pedonalità e della ciclabilità con una serie di azioni che vedono come inatteso protagonista Transport for London, la sua agenzia dedicata alla mobilità pubblica.

Riconoscendo la necessità di decongestionare il sistema di trasporto collettivo attraverso l’utilizzo di forme alternative di mobilità, l’agenzia londinese nota per le sue importanti campagne di comunicazione e attenzione al pubblico ha avviato sui propri canali digital e social un’azione promozionale dei benefici nascosti legati all’andare a piedi o in bicicletta. Una serie di contenuti interessanti per diverse tipologie di pubblico, che vanno dai consigli per chi intende recarsi al lavoro in bicicletta alle playlist da ascoltare durante il tragitto, si accompagnano alla comunicazione degli interventi sempre più massicci compiuti dall’azienda di trasporto pubblico per favorire il cambiamento di abitudini dei cittadini. Tra questi, la creazione di nuovi cycle hub nei quali parcheggiare la propria bicicletta in buona parte delle stazioni della metropolitana o di parcheggi in prossimità di scuole e di scambio in luoghi-chiave della città. Un mix tra interventi hard e soft, che coinvolgono anche startup digitali in un’azione di rete che punta a valorizzare l’innovazione imprenditoriale e tecnologica come complemento decisivo al miglioramento della mobilità in città.

Un esempio di questo connubio è costituito dall’app Go Jauntly (https://www.gojauntly.com/) , promossa da Transport for London sui suoi canali come strumento per individuare dove si possa arrivare con dieci, trenta o sessanta minuti di passeggiata da casa propria: l’app non effettua soltanto il calcolo dei percorsi ma spinge anche gli utenti a mettersi in comunicazione tra loro, creando una community di camminatori urbani, privilegiando soprattutto percorsi verdi che consentono una riscoperta dell’ampio patrimonio naturale cittadino. Affrontare le sfide del difficile momento storico che stiamo vivendo come tappe per portare a compimento quella Rivoluzione Verde che tutti vogliamo veder diventare realtà è l’obiettivo che Londra si è prefissata per il 2021, facendo scuola per la realizzazione di ambiziose politiche nazionali che possono costituire la base per una riflessione globale che da COP26 a Glasgow in novembre rimetta i comportamenti virtuosi dei cittadini e l’azione delle amministrazioni locali al centro della lotta al cambiamento climatico.