Dall’1 al 4 marzo un ricco programma di appuntamenti caratterizzerà la settima edizione di Feminism, la Fiera dell’editoria delle donne. La location è la Casa internazionale delle donne in via della Lungara 19 a Roma. Un evento che punta a dare valore alla produzione d’autrice e all’editoria indipendente di qualità e a sostenere i luoghi delle donne quali spazi di libertà comune.
Le donne scrittrici aumentano di anno in anno e anche nel settore editoriale sono tante le professioniste ma il rischio è di dare spazio e voce sempre ai soliti nomi che per quanto interessanti potrebbero impedire una pluralità di interventi in grado di descrivere correttamente una realtà variegata e contemporanea.
Fiera dell’editoria delle donne, gli argomenti
Feminism raccoglie alcune delle migliori case editrici indipendenti che danno la parola ad autrici di ogni angolo di mondo, tutto questo in un luogo simbolico come lo è la Casa Internazionale delle Donne con la sua ormai storica sede nell’ex Complesso del Buon Pastore in Trastevere che resiste da anni ai tentativi di sfratto.
Un appuntamento imperdibile per esplorare il panorama letterario femminile, con un ricco programma di incontri, presentazioni, dibattiti e laboratori e un’occasione unica per scoprire autrici emergenti o già affermate, e per approfondire temi di attualità come la parità di genere, la violenza sulle donne, i diritti LGBTQIA+, l’ambiente e la sostenibilità. Il programma ricco di eventi prevede:
- incontri con autrici, giornaliste, attiviste e artiste;
- presentazioni di libri e novità editoriali;
- dibattiti su temi di attualità;
- laboratori e workshop creativi;
- mostre d’arte e di fotografia;
- spettacoli teatrali e musicali.
La Fiera è ideata e progettata da Maria Palazzesi, Giovanna Olivieri, Anna Maria Crispino, Stefania Vulterini e Maria Vittoria Vittori, cinque donne da anni impegnate nella politica culturale e nel mondo dei libri. La manifestazione nazionale annuale è promossa da Archivia, Casa Internazionale delle Donne, Leggendaria, Futura & sessismorazzismo.