Presenza di fitofarmaci nelle acque del territorio di Pistoia

Cattive notizie per la zona che comprende le acque superficiali nella Piana pistoiese.  Secondo l’ultimo report “Andamento della contaminazione da fitofarmaci nel territorio di Pistoia” appena pubblicato da Arpat, nei corsi d’acqua di questa zona sono presenti concentrazioni elevate di fitofarmaci.

Il report riporta i dati delle ultime rilevazioni effettuate, che dimostrano come l’utilizzo di pesticidi sia frequente e di come sia necessario quindi rivedere le pratiche agricole applicate in questa zona.

Quali sono i dati rilevati sui fitofarmaci nella zona di Pistoia

La ricerca riguarda le acque superficiali come laghi e corsi d’acqua, le acque sotterranee e le acque destinate alla potabilizzazione.

Sono stati presi in esame più di cento principi attivi tra erbicidi, fungicidi e insetticidi, tra cui anche  l’erbicida Glifosate e il suo prodotto di degradazione, l’Acido aminometilfosfonico o AMPA.

I risultati della ricerca dimostrano che le acque superficiali sono risultate le più inquinate. In particolare lo Standard di Qualità Ambientale (SQA) per i Pesticidi Totali (la media annua), è positivo in 9 stazioni su 18; per singolo principio attivo il superamento, sempre come media annua, riguarda 13 stazioni su 18.

La zona più “nera” inquinata dai pesticidi, è quella dove scorrono i corsi d’acqua della pianura a sud-est di Pistoia, che è praticamente l’area dei vivai. Qui infatti il livello di contaminazione è ancora molto alto e lo standard di Qualità da raggiungere lontanissimo. Il record negativo l’ha raggiunto il fosso Quadrelli con un valore medio di pesticidi oltre 14 volte il limite.

Il problema però non si restringe solo alla presenza del Glifosate e AMPA; i corsi d’acqua della piana vivaistica pistoiese presentano concentrazioni elevate anche di fungicidi ed erbicidi.