La COP26 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, quest’anno a Glasgow. Ha un carattere straordinario e urgente, ormai sono trascorsi 6 anni dalla conferenza di Parigi. Nel 2015 infatti tutti i Paesi accettarono di collaborare per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi, puntando a limitarlo a 1,5 gradi. I Paesi si presentano al vertice scozzese, slittato di 1 anno a causa del covid, con piani aggiornati di riduzione delle proprie emissioni.
Le parole di Papa Francesco
“Non abbiamo alternative alla transizione ecologica, siamo in ritardo” lo ha detto Papa Francesco ai governi affidando il suo discorso al cardinale Pietro Parolin. Ipcc – Intergovernmental Panel on Climate Change afferma che se non si limita il riscaldamento climatico entro 100 anni almeno 300 milioni di persone saranno costrette ad abbandonare la propria terra a causa dell’innalzamento delle acque del mare.
Così ha proseguito Sua Santità, la cui Laudato Si era proprio stata diffusa in occasione della COP21 “È necessario che i Paesi sviluppati contribuiscano a risolvere il debito ecologico limitando in modo importante il consumo di energia non rinnovabile e apportando risorse ai Paesi più bisognosi per promuovere politiche e programmi di sviluppo sostenibile”.