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Crisi idrica: riapertura fontane a Milano, ecco quali

A fine giugno il sindaco Sala ha firmato l’ordinanza per il risparmio idrico in città, che riguarda anche la chiusura delle fontane di Milano. Ora il Comune fa una parziale marcia indietro e riapre quelle con il ricircolo dell’acqua, che di fatto non sprecano il bene più prezioso in questo periodo caratterizzato dalla siccità.

Complice quindi il caldo afoso e le elevate temperature saranno riaperte le fontane come quelle del Castello e di piazza San Babila, ma anche altre. Le fontane sono infatti fonte di refrigerio per tutti i cittadini.

Fontane Milano: la riapertura, i chiarimenti sull’ordinanza del Sindaco

Il Comune dunque ha comunicato alcuni chiarimenti sull’ordinanza del 25 giugno, che stabiliva divieti e norme di comportamento per il risparmio idrico, come in più città d’Italia sta avvenendo in questi giorni. Le misure adottate per contrastare la siccità non sono una soluzione definitiva, ma rappresentano un insieme di buone pratiche da mettere in atto per evitare gli sprechi e favorire un uso consapevole dell’acqua.

Vediamo allora di seguito più dettagliatamente quali comportamenti il Comune di Milano consiglia di adottare:

  • fontane di Milano ornamentali e piscine possono continuare il loro esercizio solo quelle che prevedono il ricircolo dell’acqua esistente. Restano in funzione le fontane naturalistiche e specchi d’acqua con la presenza di fauna e flora ittica e le fontane che per ragioni tecniche, potrebbero subire gravi danni dallo spegnimento;
  • innaffiature devono avvenire sempre e comunque nelle ore serali per ridurre al minimo l’evapotraspirazione. Possono continuare a funzionare gli impianti a goccia. Inoltre possono essere innaffiati prati e giardini grazie ai pozzi di prima falda o, indirettamente, dagli impianti geotermici con sistemi di accumulo. Possono continuare ad essere innaffiati alberi e arbusti impiantati da meno di 3 anni;
  • lavaggio di cortili e piazzali vanno fatte sempre dopo il tramonto;
  • auto, moto e mezzi privati vietato il lavaggio nelle aree pubbliche o private, fatta eccezione per gli autolavaggi.