Milano batte cassa dall’Europa e ottiene 5 milioni di euro per la riqualificazione ambientale della Foresta della Goccia; un progetto innovativo che interesserà un’area verde di 18 ettari, nata spontaneamente su un terreno industriale contaminato a causa della presenza dei vecchi gasometri che sarà bonificata utilizzando tecniche di fitodepurazione.
Come funziona? Le piante e la biodiversità agiranno da vere e proprie biospugne, assorbendo e neutralizzando le sostanze inquinanti presenti nel terreno. Un progetto di ricerca e condivisione tra scienziati che studieranno i processi di decontaminazione naturale. Le conoscenze acquisite saranno poi condivise con altre città europee. Il Comune di Milano, come ente capofila, dovrà trasmettere le azioni e i risultati progettuali alle altre città coinvolte nel bando (Est Ensemble Grand Paris, Malaga e Fiume).
Foresta della Goccia a Milano, non solo verde
L’ecosistema e la biodiversità della Foresta saranno valorizzati mentre uno degli edifici industriali esistenti sarà ristrutturato a impatto zero e diventerà uno spazio fruibile per i cittadini che saranno informati e coinvolti nel progetto durante tutto il suo sviluppo (grazie al Fondo europeo di sviluppo regionale che fornisce l’80% dell’investimento complessivo pari a circa 6,3 milioni di euro). Sarà un esempio concreto di come natura e innovazione possono intersecarsi per creare un futuro più verde e vivibile per la città.
Il progetto conta sul partenariato tra l’Amministrazione comunale e l’Osservatorio La Goccia, coordinato da Terrapreta (e di cui fanno parte CNR-Iret, Museo di Storia Naturale di Milano, Università Bicocca, Università degli Studi di Milano, M3R, CFU-Italia Nostra, Progetto Natura Onlus, CheFare, Kilowatt, Futurecologies, Iridra), Ambiente Italia, Politecnico di Milano-Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU), Climateflux GmbH, Open Impact Srl, Eutropian, FROM Srl.