Venerdì 23 settembre è andato in scena in tutta Italia il Fridays for Future a Bologna, quindi lo sciopero globale per il clima. In particolare nel capoluogo emiliano gli attivisti hanno fatto sentire la propria voce su tematiche molto discusse, quali il People Mover e il passante.
Nonostante le numerose polemiche sul passante ed i ritardi sui lavori, si tratta invece della prima infrastruttura autostradale in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento Platinum sull’innovazione e la sostenibilità.
Il riconoscimento in questione è stato dato dall’ente Icmq sulla base dei livelli qualitativi che si trovano nelle cinque aree di valutazione individuate, come ad esempio l’uso sostenibile delle risorse oppure l’impatto positivo sulla qualità della vita. Ha dichiarato invece una ragazza presente al corteo, come riporta l’agenzia DIRE:
Il Passante di mezzo non risolverà i problemi di traffico della città, ma porterà altre auto e altro smog. Non basta una pennellata di verde, chiamarlo ‘green’ non ha senso perché non ci saranno migliorie. Intanto, case e cortili dei cittadini vengono espropriati e cementificati. Il Comune sta solamente abbassando la qualità della vita dei quartieri che il Passante attraverserà.
Fridays for Future: le proteste per People Mover
People Mover è invece il servizio della monorotaia aeroporto-stazione di Bologna, composto da due navette accodate nella configurazione “shuttle” con frequenza a 15 minuti. Gli studenti di Fridays For Future a Bologna chiedono che venga attuato un sistema di trasporti gratuito e potenziato. Hanno dichiarato così i manifestanti:
Non vogliamo pagare 5 euro un volo, non vogliamo andare in aeroporto con un mezzo inutile come il People Mover. Non vogliamo, e lo diciamo ancora, il Passante di mezzo. Non vogliamo la cementificazione dei prati di Caprara. Non vogliamo una città costruita a misura di automobili. I politici, non abbiamo i dati ma possono essere mappati, hanno usato i jet privati per questa campagna elettorale.