riscaldamento globale

Fridays for Future: il 23 settembre si scende in piazza per il clima

Il movimento per la giustizia climatica Fridays for Future annuncia la giornata del 23 settembre 2022 per dare spazio al nuovo sciopero globale per il clima.

Il movimento invita tutte le categorie di persone (associazioni, sindacati, singoli) ad aderire e partecipare attivamente allo sciopero, che si svolgerà in tutte le piazze delle principali città italiane.

Fridays for Future: l’attività e le richieste del movimento

Fridays for future

I ragazzi che scenderanno in piazza il 23 settembre, chiederanno ai governi che ascoltino le voci dei MAPA (Most Affected People and Areas), ovvero le aree più colpite dal cambiamento climatico e che meno hanno contribuito a causarlo. Quello che serve sono infatti dei finanziamenti per le perdite e i danni che queste popolazioni stanno subendo a causa dei mutamenti.

Il grido dall’allarme lanciato dai giovani del movimento e diretto alla classe politica è chiaro. Le emissioni di CO2 non si stanno riducendo, anzi continuano ad aumentare. Il mondo seguita ad espandere le infrastrutture per i combustibili fossili e a versare quantità astronomiche di denaro solo a favore di poche aziende e nel nome dei loro extraprofitti, con somme di guadagno pari al 700% di quelle normali.

In vista delle prossime elezioni politiche poi, Fridays For Future Italia ha raccolto nell’Agenda climatica un insieme di proposte che dovrebbero essere incluse in ogni programma e considerate da ogni candidato per affrontare l’emergenza climatica.

L’attività del movimento in questi giorni è incessante. Sono tanti infatti gli incontri che i giovani attivisti stanno organizzando con i principali candidati delle prossime elezioni politiche. La richiesta è di affrontare urgentemente la crisi climatica in maniera efficace. Come? A partire dall’energia e dai trasporti, mettendo sul tavolo di lavoro gli importanti temi che riguardano l’edilizia, il lavoro, la povertà energetica e l’acqua.

I ragazzi infine implorano la classe politica tutta, di ascoltare la loro voce durante i dibattiti e di non litigare; il punto di vista dei cittadini deve avere un peso rilevante, il popolo deve poter esprimere dissenso gentile.