Pianta ornamentale molto apprezzata, la gardenia è tra le scelte preferite per quanto riguarda i balconi e i giardini italiani. Pur non essendo originaria del Bel Paese, questa specie cresce tutto sommato bene anche con il clima temperato di cui godono molte regioni d’Italia.
Come vedremo anche più avanti, si tratta di una pianta che tollera poco il freddo. Questo probabilmente in virtù delle proprie origini, collocate dagli esperti tra l’Asia e l’Africa. Da qui ha ripreso la sua predilezione per le zone climatiche più calde e umide. Nel linguaggio dei fiori è associata alla sincerità e alla purezza, tanto da renderla un regalo ideale tra amici. Non di rado vengono utilizzate per gli allestimenti floreali dei matrimoni.
Caratteristiche
Eccoci alle caratteristiche della gardenia, che vede tra i suoi punti di forza dei vistosi fiori bianchi. Dotati anche di un profumo intenso e piuttosto gradevole, in genere compaiono in primavera e restano presenti fino a estate inoltrata. Alcune varietà possono però sbocciare in altre stagioni, persino in autunno e in inverno. Le foglie sono opposte e lucide, di colore verde.
Se coltivata all’esterno può raggiungere in media un’altezza di due metri, mentre all’interno delle mura domestiche le sue dimensioni risulteranno più contenute. La maggior parte delle varietà può sopravvivere se mantenuta a una temperatura minima, in particolare nella stagione invernale, di circa 10 gradi.
Coltivazione della gardenia
Proprio le temperature e la fascia climatica forniscono una prima indicazione per quanto riguarda la coltivazione della gardenia. Scelta legata soprattutto alla crescita in giardino o in vaso della pianta.
In linea di massima l’opzione “all’aperto” è disponibile unicamente per coloro che in inverno non sperimentano mai una temperatura esterna inferiore ai 10 gradi. Si tratta perlopiù delle regioni del sud Italia, mentre al centro e ancor più al nord risulta più indicata la coltivazione in vaso.
Quale scegliere?
Esistono diverse varietà di gardenia tra le quali poter scegliere, circa 250. In alcuni casi la scelta può variare in funzione delle necessità legate al clima, mentre in altre ci si orienterà in funzione delle esigenze prettamente estetiche e ornamentali.
In virtù del fatto che solitamente le gardenie non tollerano molto i climi più freddi, chi risiede nelle regioni del nord Italia potrebbe guardare più nello specifico alla Gardenia fortunei. Si tratta dell’unica, tra le diverse varietà, a sopravvivere con una relativa facilità alle temperature prossime allo zero.
Chi gode di un clima più temperato, ma non ha molta dimestichezza con il giardinaggio può orientarsi verso la Gardenia jasminodes. Questa risulta essere anche la più diffusa in Italia. Al contrario la Gardenia grandiflora può risultare più adatta a chi ha maggiore esperienza e vuole provare a coltivare una varietà che può raggiungere i tre metri d’altezza.
Gardenia in giardino, come si cura
Quando si parla di coltivazione della gardenia, la soluzione giardino risulta senz’altro quella ideale. Almeno in presenza delle giuste condizioni climatiche, di cui abbiamo già parlato qualche riga più in alto, e della corretta esposizione ai raggi del sole.
L’avvio della coltivazione può avvenire sia mettendo a dimora una piantina già formata, che operando una riproduzione per talea. Nel primo caso può essere acquistata, ad esempio in un vivaio, mentre nel secondo si potrà utilizzare tale metodologia anche per riprodurre la pianta coltivata finora.
Chi vuole procedere con la riproduzione per talea dovrà tagliare il rametto nel periodo autunnale o in inverno. La porzione di germoglio rimossa dovrà essere lunga almeno 10 centimetri.
A questo punto rimuovere le foglie alla base e piantare in un vaso riempito con un misto (50 e 50) di torba e sabbia. Il vaso andrà tenuto alla temperatura di 25 gradi finché non spunteranno i primi germogli. Alla comparsa delle foglie spostarlo in un luogo molto illuminato e attendere la primavera per procedere con la messa a dimora in giardino.
Veniamo ora all’esposizione solare, indicata come regolare seppure non priva di qualche ombreggiatura. Meglio se possibile anche posizionarla al riparo dal vento. Il terreno dovrà essere ricco di nutrienti, oltre che acido e leggero.
La potatura è prevista in estate, se destinata al semplice sfoltimento dei rami. In questo caso eliminare soltanto le estremità. Passato il periodo estivo si potrà procedere con il taglio dei rami secchi. Se invece la vostra zona sperimenta in inverno delle temperature più rigide allora la soluzione migliore potrebbe essere quella di una coltivazione in vaso.
Come gestire la gardenia in vaso
Sia che la scelta sia motivata dalle basse temperature invernali che da semplici esigenze di spazio, coltivare la gardenia in vaso è assolutamente possibile. Tale pratica si rivela in alcuni casi piuttosto semplice, anche per i meno “ferrati”.
Affrontiamo subito una delle domande che vanno per la maggiore, ovvero: come gestire la gardenia in vaso? Innanzitutto occorre valutare con attenzione la dimensione del contenitore, basandosi sulle dimensioni stimate per la varietà scelta.
È possibile partire con un vaso di media grandezza, eventualmente sostituendolo nel tempo in caso di crescita particolarmente rigogliosa. La sostituzione dovrà avvenire in primavera, con un vaso leggermente più grande.
Passiamo ora al terreno, che dovrà essere composto da una base di argilla espansa e completato con del terriccio per piante “acidofile”. L’esposizione solare dovrà seguire le stesse indicazioni fornite in merito alla coltivazione in giardino. Discorso valido sia per il posizionamento in balcone/terrazzo che per qualsiasi altro tipo di spazio esterno.
Le indicazioni sul posizionamento sono valide per il periodo primaverile ed estivo. Durante l’autunno e l’inverno tenere le piante all’interno. L’obiettivo è quello di consentire alle gardenie di resistere anche in caso di temperature esterne più rigide.
Proprio durante i mesi invernali potrebbe risultare necessario l’utilizzo di un fertilizzante specifico, da somministrare ogni due settimane.
Quante volte si annaffia la gardenia?
A differenza di quanto accade ad esempio con le begonie, che necessitano di scarsa innaffiatura in inverno, la gardenia richiede di essere annaffiata con regolarità. Pur evitando sempre i ristagni d’acqua, il terreno non dovrà mai risultare completamente asciutto. Per le gardenie utilizzare acqua non calcarea.
In estate servirà chiaramente una maggiore frequenza e quantità d’acqua. In inverno si dovrà attendere che il terreno risulti leggermente umido, mai completamente asciutto.