Il ginseng è una pianta ormai ampiamente conosciuta anche in Italia. Talmente apprezzata che in alcuni casi arriva anche a sostituire una sorta di istituzione come il caffè espresso. La sua fama come bevanda non deve però offuscare quelle che sono le proprietà di questo vero e proprio rimedio naturale.
Per quanto riguarda le sue origini si ritiene possano essere collocate tra Corea, Cina settentrionale e Siberia orientale. È comunque possibile coltivarlo con successo anche nelle zone più fredde del Vietnam. Ne esistono diverse specie, più o meno conosciute, diffuse anche a partire dal Nord America.
Il più citato e utilizzato è il Panax ginseng, originario della Corea, a cui si affianca il cinese Panax notoginseng. È possibile trovare anche l’eleuterococco o ginseng siberiano, presente soprattutto nella Siberia orientale. Noto anche il Parax quinquefolius, variante di ginseng originaria delle Americhe.
Caratteristiche del ginseng
Come forse si sarà intuito riguardo alle coltivazioni di ginseng, il habitat preferito è tendenzialmente freddo. Venendo invece a quelle che sono le caratteristiche fisiche di questa pianta, il primo riferimento è legato all’altezza del suo fusto (circa 80 centimetri).
Molto particolari sono le foglie di questa pianta, che risultano sottili e disposte a “palmo” in gruppi di cinque. Guardando nello specifico alle misure del fogliame, ciascuna unità può arrivare a una lunghezza compresa tra i 7 e i 20 centimetri. La larghezza oscilla invece tra i 2 e i 5 centimetri.
I fiori sono bianchi, mentre il frutto è una bacca che assume un colore rosso una volta giunta a maturazione. Molto importante per il consumo dell’uomo è invece la radice, tuberizzata e che in qualche modo ricorda un piccolo omuncolo.
Ginseng: proprietà
Eccoci arrivati finalmente a quelle che sono le proprietà del ginseng. Una prima azione interesserà senza dubbio coloro che vivono nelle grandi città e sono costretti a ritmi intensi nonché stressanti. L’interazione di questo rimedio con il cortisolo porta l’organismo a rispondere allo stress in maniera più efficiente, a tutto vantaggio del sistema nervoso centrale.
Lo stress è tra le possibili cause anche di un’altra problematica trattabile con il ginseng. Si tratta dell’abbassamento delle difese immunitarie, che risultano stimolate dall’assunzione di questo rimedio naturale. Secondo i ricercatori sudcoreani dell’Università di Yonsei, il ginseng risulta efficace anche nel trattamento della disfunzione erettile.
Da non sottovalutare anche l’efficacia di questa pianta come possibile energizzante naturale. Ruolo che ricopre al pari di altri rimedi come la centella asiatica, il miele e la pappa reale. In particolare la radice asiatica o nordamericana favorisce una maggiore resistenza agli sforzi e alla fatica, ottimizzando la gestione delle riserve energetiche. In più agisce sotto forma di rimedio detox per il fegato.
Medicina tradizionale cinese e altri usi
All’interno della medicina tradizionale cinese il ginseng è ritenuto un elisir di giovinezza. Secondo alcuni testi ne verrebbero sfruttate le proprietà già da diversi millenni, ben prima dell’epoca cristiana. In linea con le proprietà curative rispetto alla disfunzione erettile, questa radice gode della fama di alimento afrodisiaco.
Utilizzi
Gli utilizzi del ginseng sono diversi. Vanno dal più classico infuso fino all’assunzione di estratto secco titolato o di tintura madre (reperibili in erboristeria). Non di rado viene impiegato per aromatizzare altre bevande, come ad esempio il già citato caffè.
Per quanto riguarda l’infuso è possibile prepararlo lasciando due grammi di radice essiccata in infusione in 250 ml d’acqua bollente.
Dosi consigliate
Molto importante è la conoscenza dei livelli massimi di assunzione giornaliera di ginseng. Se solitamente limitarsi a una tazzina al giorno non provoca di norma alcun disturbo, diverso è il discorso relativo a tintura madre ed estratto secco titolato. La prima non deve essere assunta oltre le 30 gocce giornaliere, che possono arrivare a 40 nel caso del ginseng siberiano.
Quando si tratta invece di estratto secco titolato le dosi consigliate al giorno oscillano nella maggior parte dei casi tra i 400 e i 500 milligrammi giornalieri. Il limite risulta superiore soltanto nel caso del ginseng siberiano, per il quale si può valutare un dosaggio fino a 800 mg al giorno.
Controindicazioni
Malgrado ci si trovi di fronte a un rimedio naturale dalle proprietà piuttosto interessanti, occorre considerare anche le controindicazioni. Non si deve mai esagerare con l’assunzione di ginseng in quanto può causare diversi stati di malessere:
- Battito cardiaco accelerato;
- Diarrea;
- Insonnia (anche grave);
- Ipertensione;
- Nausea;
- Tremoti.
Attenzione anche all’assunzione di ginseng in concomitanza con determinati farmaci. Dovrebbe essere vietato il consumo di questa pianta a chi segue terapie a base di anticoagulanti e antidepressivi. Sconsigliato anche per chi assume medicinali che impattano sul sistema nervoso centrale.
Gravidanza e allattamento sono altri due casi in cui è fortemente sconsigliata l’assunzione di ginseng sotto qualsiasi forma, anche in abbinamento o sostituzione al caffè. Da evitare anche per chi soffre di disturbi del sonno e da parte dei soggetti ipertesi (che soffrono di ipertensione). Se assunto come rimedio naturale, il consiglio è inoltre quello di non ricorrere a un uso prolungato (non superare i tre mesi consecutivi).