Oggi 22 marzo 2023 si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. Un bene prezioso, fondamentale per la vita sulla Terra e la cui disponibilità è purtroppo sempre più minacciata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. In occasione del World Water Day Legambiente ha fatto il punto della situazione e fornito un suo personale decalogo per la salvaguardia delle risorse idriche.
Lo slogan della Giornata mondiale dell’Acqua 2023 è “Accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica e sanitaria“. Un chiaro invito a modificare quello che l’attuale modello di gestione delle risorse idriche, favorendo un utilizzo più sostenibile ed efficiente. Legambiente in questo caso ricorda come lo scorso anno (2022) sia stato, come confermato dalla Società Meteorologica Italiana, un periodo contrassegnato dalla siccità e dalle ondate di calore.
A sostegno di un corretto utilizzo dell’acqua è intervenuta anche Acea. In occasione della Giornate Mondiale dell’Acqua 2023 Acea ha lanciato la campagna “Ogni goccia d’acqua“, attraverso la quale sensibilizzare verso una corretta gestione a casa e nelle grandi filiere.
Legambiente, il dossier acqua 2023
Legambiente ha presentato in questa occasione un nuovo dossier, relativo alla disponibilità e alla gestione delle risorse idriche in Italia. Si intitola “Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città“. Punto chiave secondo l’associazione è “la raccolta delle acque meteoriche in ambiente urbano e il riutilizzo di quelle reflue per l’agricoltura“. Pratiche che permetterebbero di recuperare risorse idriche per 22 miliardi di metri cubi di acqua all’anno (tre volte la capacità dei grandi invasi, pari a circa 6,9 miliardi di m3).
Le richieste al Governo Meloni
L’associazione ambientalista ha quindi rivolto un appello al Governo Meloni affinché prenda atto dell’emergenza e agisca in maniera tempestiva con azioni efficaci e mirate. Come ha sottolineato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente:
Da anni parliamo della necessità di una riforma della gestione della risorsa idrica nel nostro Paese, ma oggi più che mai è urgente, visto che, quella che chiamiamo emergenza siccità, è una condizione ormai ordinaria a cui è necessario adattarsi. Il Governo Meloni passi dalle parole ai fatti, con una strategia idrica nazionale che preveda interventi di breve, medio e lungo periodo.
Oltre alle proposte dedicate all’ambiente urbano che lanciamo oggi, è fondamentale non dimenticare tutte le altre azioni necessarie per tutelare e preservare i corpi idrici: definire un piano di razionamento dell’acqua per agricoltura, usi civili e industriale per una tempestiva riduzione dei prelievi, diffondere e praticare in agricoltura il riutilizzo delle acque reflue depurate – cogliendo al meglio l’occasione del recepimento del regolamento europeo – e ridurre i consumi scegliendo attività agricole meno idroesigenti e rivedendo i sistemi di irrigazione.
Giornata mondiale dell’Acqua 2023, il decalogo di Legambiente
A questo proposito Legambiente ha presentato, in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua 2023, un proprio decalogo. Nei vari punti sono raccolte le principali iniziative individuate per accelerare un cambiamento in positivo della gestione idrica:
- Approvare in tutti i Comuni Regolamenti edilizi con obblighi di recupero, riutilizzo e risparmio dell’acqua.
- Criteri Ambientali Minimi per migliorare la gestione idrica attraverso gli appalti pubblici.
- Infrastrutture e tetti verdi, vantaggiosi per la cattura e il trattamento dell’acqua piovana, l’ombreggiamento, la mitigazione dell’effetto isola di calore.
- Riuso, recupero e riciclo per riutilizzare e usare le diverse fonti d’acqua con un trattamento che corrisponda all’uso, garantendo una qualità adatta allo scopo di utilizzo e la gestione integrata delle risorse idriche.
- Ammodernamento della rete idrica per evitare le perdite di rete e gli sprechi.
- Efficientare la depurazione delle acque reflue urbane, per il loro completo riutilizzo in settori strategici, come l’agricoltura, sia sostenendo gli ambiziosi obiettivi previsti dalla revisione della Direttiva sul trattamento delle acque di scarico urbane che superando gli ostacoli normativi nazionali (DM 185/2003) rispetto al riutilizzo delle acque reflue così come previsto dal regolamento UE 741/2020.
- Innovazione tecnologica da utilizzare per numerosi scopi, dal monitoraggio delle risorse al tracciamento delle perdite di rete.
- Rifornire i corpi idrici e i loro ecosistemi, scaricando solo quello che può essere assorbito dall’ambiente naturale, riducendo gli apporti idrici e garantendone la qualità.
- Modularità dei sistemi, garantendo opzioni multiple di risorse, trattamento, stoccaggio, convogliamento, migliorando i livelli di servizio e la resilienza dei sistemi idrici urbani.
- Essere preparati agli eventi estremi, coinvolgendo i cittadini nella gestione sostenibile delle risorse idriche urbane e nella sensibilizzazione alla comprensione dei rischi e opportunità.