Gomitolorosa celebra, a Roma, per il quinto anno la Giornata Mondiale del Lavoro a Maglia in Pubblico a Villa Ada, sabato 10 maggio dalle 11 alle 18. La onlus Gomitolorosa fornirà gratuitamente gomitoli di lana solidale mentre esperte magliaie creeranno dei laboratori gratuiti di maglia e uncinetto per insegnare a realizzare gadget da portare a casa.
Il World Wide Knit In Public Day è un evento noto in tutto il mondo come momento di socializzazione e recupero delle tradizioni. Possono partecipare tutti anche i bambini che saranno intrattenuti dai volontari per creare tante catenelle da trasformare in bracciali e collane.
Giornata mondiale del lavoro a maglia, riciclare è green
Non solo un momento per conoscere e creare chiacchierando ma anche per capire l’importanza del riciclo, dal 2012, anno di fondazione, Gomitolorosa, infatti, ha recuperato 14.000 kg di lana vecchia. Da 1 kg di lana sporca e destinata alla spazzatura, dopo la lavorazione, si ottengono circa 4 gomitoli da 100 grammi: il necessario per una maglioncino. Importante anche il lavoro di recupero della lana di scarto proveniente dalle fabbriche.
Gomitolorosa è una onlus che promuove la lanaterapia, il lavoro a maglia negli ospedali italiani, come strumento per ridurre l’ansia in pazienti, soprattutto oncologici – spiega il presidente Alberto Costa -. Tutti i nostri gomitoli sono di pura lana vergine certificata in 14 diversi colori secondo un codice internazionale che attribuisce ad ogni malattia una tonalità differente. Ma soprattutto sono prodotti utilizzando lana italiana in sovrapproduzione. Da dieci anni, infatti, siamo impegnati nel recupero della lana autoctona italiana di scarto (altrimenti bruciata o abbandonata nei campi). Il tema della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente è da sempre al centro delle nostre iniziative.
Dalla lana progetti solidali per chi lotta contro il cancro
Gomitolorosa promuove, inoltre, il lavoro a maglia per favorire il benessere delle persone con diverse patologie, soprattutto tumorali, in quasi trenta ospedali dove si sta sviluppando l’utilizzo della lanaterapia come antistress e come rimedio per tenere la mente attiva e vitale, è ormai scientificamente provato che il knitting giova al nostro cervello. Alberto Costa, presidente della onlus e medico che ha dedicato la sua vita alla cura del cancro al seno, amico intimo di Umberto Veronesi, di cui ha anche scritto la biografia, ha raccontato:
Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento. Da chirurgo avevo già notato che le pazienti che lavoravano a maglia riuscivano a estraniarsi in modo diverso rispetto a quelle che ascoltavano musica o stavano al cellulare. Così, dall’unione tra la mia professione e le mie origini, è nata Gomitolorosa.
Il contatto fisico con la lana e coi diversi modi di lavorarla, ai ferri, all’uncinetto sono tutte attività terapeutiche – continua il presidente – perché hanno sul cervello un effetto positivo, rilassano ma al tempo stesso richiedono una certa dose di calcolo e concentrazione.
Il progetto di lanaterapia è attivo al:
- Policlinico di Milano;
- ospedale Molinette di Torino;
- Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella;
- ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo;
- ospedale Maggiore di Crema;
- Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni;
- ospedale Santa Maria Goretti di Latina;
- Azienda ospedaliera Papardo di Messina;
- Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna;
- Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania (insieme ad “ACTO Sicilia – Alleanza Contro il Tumore Ovarico”);
- Azienda ospedaliera di Cosenza;
- Presidio ospedaliero Pausilipon di Napoli e IOM;
- Istituto Oncologico del Mediterraneo di Catania.
La lana più morbida, derivata da pecore pugliesi viene utilizzata per ricavarne dei copricapo per chi, a seguito della chemioterapia, ha perso i capelli. Coperte e altri prodotti, invece, vanno ad alimentare i circuiti della solidarietà verso chi, come i senzatetto, ha bisogno di scaldarsi.