Oggi 3 maggio si celebra, come ogni anno, la Giornata Mondiale del Sole. Per quest’occasione il Centro di ricerca della Casaccia di ENEA, presenta un nuovo impianto solare a concentrazione realizzato in questa sede. In poche parole l’impianto è in grado di garantire una fornitura di calore stabile, ai processi industriali, senza l’uso di fonti fossili. Una tecnologia innovativa e versatile, creata dal centro di ricerca ENEA che si occupa dello studio e della sperimentazione e validazione di materiali, tecnologie e soluzioni innovative per fornire calore alle industrie, dalla fonte solare.
Cos’è il nuovo impianto solare a concentrazione dell’ENEA
L’infrastruttura molto innovativa, arricchisce il già ampio garage di strumenti e tecnologie a disposizione del più grande Centro di Ricerche dell’Agenzia. A livello tecnico l’impianto è costituito da un collettore solare lineare di 36 m, con 425 specchi e ha una temperatura operativa massima di 320 °C; oltre ad una potenza termica di circa 200 kW. L’infrastruttura è stata realizzata dall’Enea all’interno del Piano Triennale di Realizzazione 2019-2021 per la Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (Accordo di Programma sottoscritto da Enea -Ministero della Transizione Ecologica).
Dove viene utilizzato l’impianto
Ma qual’è il suo utilizzo? Esso può essere usato da tutte quelle industrie che consumano circa il 50% dell’energia termica richiesta; per queste industrie ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche “green”. Per quanto riguarda invece i settori di applicazioni, essi sono quelli tipici del Made in Italy: agroalimentare, tessile, carta, chimica e farmaceutica, automobilistico; a questi si aggiungono anche alcune fasi della produzione di acciaio, cemento, vetro, plastica e pellame.
Quali sono i benefici dell’utilizzo del nuovo impianto
I benefici e i risvolti positivi dell’utilizzo di questo impianto green, sono diversi. La tecnologia solare a concentrazione, permette di fatto di ottenere una produzione di calore e nello stesso tempo una riduzione dell’utilizzo dei combustibili fossili. Come risultato finale si favorisce la transizione ecologica, che nasce proprio da una progressiva decarbonizzazione dei processi produttivi.