Si celebra il 16 maggio l’International Day of Light ovvero la Giornata Mondiale della Luce, elemento ormai indispensabile in campo scientifico, culturale, economico e ambientale. Il Consorzio Ecolamp propone cinque regole auree per capire come riconoscere un RAEE e come smaltirlo correttamente.
Il vademecum Ricicliamo la Luce, a cura di Ecolamp – Consorzio nazionale specializzato nello smaltimento dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche è rivolto ai consumatori finali per un riciclo sempre più consapevole e sostenibile dei rifiuti di illuminazione.
La Giornata Mondiale della Luce ci offre l’occasione per una riflessione. La luce ha da sempre una grande varietà di utilizzi che le evoluzioni in campo tecnologico hanno consentito di moltiplicare nel tempo – commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp – Il progresso interessa tutto il ciclo di vita dei prodotti di illuminazione, anche quando diventano rifiuti. In quanto RAEE, infatti, se riciclati correttamente, possono dare un ulteriore contributo positivo all’ambiente. Per questo abbiamo pensato di rispondere ad alcune semplici domande, per contribuire alla diffusione di una maggiore consapevolezza e attenzione verso il corretto riciclo di questa categoria di rifiuti.
Giornata Mondiale della Luce 2024, le regole Ecolamp
La Giornata Mondiale della Luce, proclamata nel 2015 dall’UNESCO, coincide con l’anniversario della realizzazione del primo laser ad opera di Theodore Maiman nel 1960 e ha l’obiettivo di promuovere il ruolo centrale della luce e delle tecnologie basate su di essa. Ecolamp ci spiega cosa sono i rifiuti di illuminazione, cos’è un RAEE, come si smaltiscono, chi li raccoglie e perché gettarli nell’indifferenziato porta al nostro ecosistema danni clamorosi.
Che cos’è un rifiuto di illuminazione?
I rifiuti di illuminazione rientrano nei RAEE e più precisamente nelle sottocategorie RAEE R4, nel caso degli apparecchi di illuminazione o apparecchi illuminanti come plafoniere, applique o lampade da tavolo, e RAEE R5 nel caso delle sorgenti luminose come tubi fluorescenti, lampade fluorescenti compatte, lampade a scarica ad alta intensità e lampade a LED. Non sono considerati RAEE vanno dunque nell’indifferenziato le vecchie lampadine a filamento (incandescenti e alogene). Per saperne di più è possibile consultare il sito Ecolamp.
Come riconosco un RAEE?
I RAEE sono tutti quei prodotti che per il loro funzionamento dipendono da corrente elettrica o campi elettromagnetici e che sono giunti a fine vita. In caso di dubbi è possibile ricercare sul prodotto che si vuole buttare il simbolo della raccolta differenziata dei RAEE: un bidone su ruote, barrato. Per prodotti di piccole dimensioni le informazioni potrebbero trovarsi sulla confezione.
Dove vanno smaltiti i RAEE di illuminazione?
I luoghi preposti alla raccolta dei RAEE sono i centri di raccolta o isole ecologiche presenti nel proprio Comune, in alternativa è possibile conferire qualsiasi tipo di RAEE presso un punto vendita della distribuzione al momento dell’acquisto di un prodotto nuovo equivalente (è l’uno contro uno) o nei punti vendita con oltre 400mq destinati alle apparecchiature elettriche ed elettroniche, se si devono conferire RAEE inferiori ai 25 cm di lunghezza; in questo caso non c’è alcun obbligo di acquisto (è l’uno contro zero).
Come si individua un centro di raccolta per il conferimento dei RAEE?
Per verificare quale sia il centro di raccolta più vicino e quali siano abilitati allo smaltimento dei RAEE è possibile consultare il sito dell’azienda che gestisce i rifiuti del proprio Comune, oppure andare sul sito del Consorzio Ecolamp alla pagina dedicata dove è disponibile la ricerca di prossimità che fornisce la posizione sulla mappa, l’indirizzo e la distanza del centro di raccolta dal luogo indicato nella ricerca, e quali dei 5 raggruppamenti RAEE vengono gestiti in quel centro.
Perché si dovrebbero smaltire correttamente tutti i rifiuti di illuminazione?
Un corretto smaltimento dei rifiuti di illuminazione consente ai consorzi preposti, come Ecolamp, di far trattare questi RAEE in impianti specializzati e certificati. Lo scorso anno Ecolamp, per tutti i RAEE del raggruppamento R5 che ha gestito ha registrato un recupero (tra materia ed energia) che supera il 95%; nel caso dei RAEE R4 il recupero sfiora il 97,5%.
Le lampadine o i tubi fluorescenti contengono quantitativi, sia pure limitati, di mercurio, sostanza nociva per l’uomo e per l’ambiente che non deve essere dispersa. Anche sostituire vecchie lampadine con quelle di nuova generazione produce importanti benefici: una maggiore durata, un minor consumo di energia elettrica a parità di illuminazione e conseguentemente un risparmio in bolletta.