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Giornata mondiale delle api: come creare un habitat ideale

Oggi 20 maggio 2022 si celebra la Giornata mondiale delle api e per quest’occasione verrà presentata la prima sperimentazione in Italia che punta a creare un habitat adatto a questi insetti lungo i corsi d’acqua. Come? Trasformando i terreni vicino ai fiumi in prati fioriti per buona parte dell’anno. A presentare e realizzare il progetto è un team di ricercatori dei Dipartimenti di Biologia e di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze. A questi si aggiunge la collaborazione con il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno.

Giornata mondiale api: il problema della diminuzione degli insetti

Francesca Romana Dani, docente di Zoologia dell’Università di Firenze, ha spiegato il problema della diminuzione delle api negli ultimi decenni:

Le api selvatiche contano in Europa circa 2.000 specie, e fra queste ben 1.100 vivono in Italia . Numerosi indicatori mostrano una diminuzione delle popolazioni di queste specie negli ultimi decenni, causata principalmente dall’espansione delle aree antropizzate e dal cambiamento delle pratiche agricole. Un fenomeno preoccupante, sia per gli effetti sulla biodiversità, sia per la riduzione del servizio ecosistemico dell’impollinazione.

Come creare un habitat ideale per le api: le fasi del progetto

Il lavoro dei ricercatori per creare un ambiente idoneo alla proliferazione delle api è già iniziato, ecco di seguito le fasi principali:

  • identificazione di una prima superficie di circa 16 ettari lungo il torrente Ombrone nel Comune di Signa, in provincia di Firenze; nell’area verrà attuata un’azione di miglioramento ambientale; l’obiettivo è variare e prolungare le fioriture e valorizzare un territorio altrimenti destinato all’espansione del fiume in caso di piene;
  • selezione di tre diverse miscele di piante, per un totale di 45 specie autoctone (come trifoglio, tarassaco, malva e achillea) che fioriscono in diversi periodi dell’anno. Questo per garantire agli insetti impollinatori la presenza di fiori da aprile ad ottobre.

A queste fasi iniziali si aggiungerà poi la fase successiva di monitoraggio da parte dei ricercatori dell’Ateneo fiorentino, i quali dovranno assicurarsi dell’efficacia, nel tempo, dell’intervento sulle comunità delle api selvatiche. Il progetto procederà anche in un’altra provincia di Firenze nel Comune di Montelupo Fiorentino.