Oggi 2 febbraio si celebra la Giornata mondiale delle zone umide 2023. Una ricorrenza importante, con la quale le Nazioni Unite sottolineano la necessità di tutelare e conservare queste delicate ed essenziali aree naturali. Lo slogan di quest’anno è “It’s time for wetlands restoration” (“È tempo di recuperare le zone umide”).
Come ricorda Legambiente, le zone umide rappresentano i “pozzi di assorbimento di carbonio più efficaci della Terra“. In più forniscono ulteriori vantaggi come l’assorbimento delle piogge in eccesso e agendo da argini per il rischio inondazioni. Per contro risultano utili anche nel rallentare l’insorgere della siccità.
Secondo l’associazione ambientalista le zone umide a rilevanza internazionale, inserite quindi nell’elenco incluso nella Convezione di Ramsar, presenti in Italia sono 57. Presto il loro numero crescerà di ulteriori 9, fino a raggiungere le 66 zone presenti lungo le varie Regioni della Penisola. Un appuntamento che si rivela fondamentale anche secondo quanto dichiarato da Antonio Nicoletti, responsabile Aree Protette e Biodiversità di Legambiente:
Crisi climatica, perdita di habitat e inquinamento mettono in serio pericolo la biodiversità. Valorizzare le conoscenze scientifiche e sottolineare le problematiche gestionali delle zone umide è il nostro obiettivo, raggiungibile coinvolgendo cittadini e istituzioni nella tutela di ecosistemi fragili e fondamentali per la nostra vita.
Giornata mondiale zone umide 2023, le 10 proposte di Legambiente
Di seguito sono elencate le 10 proposte di Legambiente, che l’associazione ha indicato in corrispondenza della Giornata mondiale delle zone umide del 2 febbraio 2023:
- Aumentarne la tutela per raggiungere il 30% di territorio nazionale protetto;
- Rafforzare la tutela della biodiversità e la sinergia normativa per garantire la gestione integrata delle risorse idriche;
- Migliorare l’integrazione e la gestione unitaria delle aree naturali;
- Tutelare il capitale naturale e rafforzare i servizi ecosistemici;
- Ridurre l’inquinamento degli ecosistemi acquatici;
- Combattere le specie aliene invasive dei sistemi acquatici;
- Ripristinare gli ecosistemi acquatici degradati;
- Migliorare la pianificazione integrata degli ecosistemi acquatici;
- Contrastare le illegalità ambientali negli ecosistemi acquatici, frenando il bracconaggio e favorendo la pesca sostenibile;
- Sostenere la bioeconomia circolare degli ecosistemi, migliorando la fruizione turistica, la crescita di green economy, imprese giovanili e green jobs.