Gli acquisti second hand sono sempre più diffusi, il 70% del cliente tipo è donna e ha tra i 35 e i 65 anni; lo dicono i dati di Mercatino Franchising presente in Italia con 200 punti vendita. L’età si abbassa se i beni vengono comprati online: il 57% ha tra i 35 e i 44 anni. Gli articoli maggiormente ricercati sono: borse, quadri, oggetti della Thun, statue, scarpe stivali donna. Il livello di istruzione è medio o alto mentre il reddito risulta tendenzialmente medio o basso come se più che l’attitudine alla sostenibilità sia la crisi economica a pesare sulle scelte degli italiani.
Tra i principali driver che hanno portato all’incremento delle vendite e del fatturato nel 2023 (+11% rispetto al 2022) per Mercatino Franchising anche la possibilità di reperire oggetti introvabili perché ormai usciti dai classici canali di vendita. Scovare capi o oggetti singolari con un approccio anticonformista diventa una divertente caccia al tesoro. La particolarità, la rarità e l’unicità rappresentano quindi un motivo in più per frequentare i mercatini della catena. Se avete a casa qualcosa che non usate più ma che ha una sua originalità o utilità trovate il negozio più vicino a voi, servirà per guadagnare e ordinare le vostre abitazioni sempre troppo piene.
Second hand, nuove consapevolezze e trasversalità
Mercatino Franchising ha conquistato anche i millennials (23-38 anni) fino a raggiungere anche la Gen Z, coinvolta soprattutto attraverso progetti scolastici dedicati al riuso. Oggi la clientela più ampia è quella che attua uno stile di vita secondo il modello della green economy.
Quando i clienti del franchising vendono hanno una idea chiara del resoconto di riduzione dell’impatto ambientale: in fondo alla loro lista oggetti appare, infatti, il dato che dimostra quante emissioni di CO2, polveri sottili e risorse naturali si sono risparmiate.
Mercatino ha permesso di risparmiare nel 2023 oltre 70.000 tonnellate di CO2 equivalenti a quelle emesse da un’auto che percorre più di 476,6 milioni di km. Risparmiati 47.000 Kg di polveri sottili PM2.5 e 600 milioni di litri di acqua in un anno, un dato importante se si considera che in tutto il pianeta l’acqua dolce costituisce solo il 2,9% del totale.