Glicine Wisteria, fiori

Glicine, pianta: fiori, coltivazione e cura

Il glicine è una pianta ornamentale dagli splendidi e colorati fiori, adatta alla coltivazione in giardino o alla cura in vaso. Si sviluppa come pianta rampicante ed è originaria dell’Asia orientale, in particolare delle zone umide del Giappone, della Cina e della Mongolia. Proprio dalle terre cinesi arriva la Wisteria sinensis, la specie più coltivata anche in Europa.

Il successo del glicine è dovuto sia alla bellezza dei suoi fiori che alla facilità di coltivazione. Con un po’ di pazienza è possibile utilizzarlo per dare vita a giardini e terrazzi particolarmente suggestivi, soprattutto laddove sia possibile installare un pergolato o una struttura similare.

Glicine: pianta e fiori

Il glicine appartiene alla famiglia delle Fabaceae e al genere Wisteria. Quest’ultimo deriva il suo nome da quello dell’anatomista statunitense, di Philadelphia, Caspar Wistar. I fiori risultano particolarmente profumati, mentre il loro colore risulta talmente caratteristico da venire indicato con il medesimo termine utilizzato per la pianta rampicante (glicine). Si tratta di una particolare tonalità di viola, molto tenue e tendente al bianco.

Quando fiorisce

Glicine muro

Il glicine fiorisce in primavera, con i primi caldi, e dà vita a una fioritura anche piuttosto duratura. Dopo la comparsa, i fiori sono capaci di resistere diverse settimane e di arrivare indenni all’inizio dell’estate.

Significato nel linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori il glicine è considerato un simbolo di amicizia e di riconoscenza, ma può assumere anche il significato di vicinanza e disponibilità. Se associato alla pratica Buddista questo fiore sta a simboleggiare la pace e la tranquillità interiore, necessarie per onorare la divinità.

Glicine: coltivazione

La coltivazione del glicine risulta piuttosto semplice e richiede scarsa manutenzione. Questo a patto di avere impostato nel migliore dei modi la crescita della pianta rampicante già dal principio. Come si ottiene tale risultato? Innanzitutto prestiamo attenzione alla scelta del terreno.

Questa pianta rampicante si adatta facilmente a diverse tipologie di terreno, sebbene gli esemplari più giovani tendano a beneficiare di suoli morbidi e ricchi di nutrimento. Inoltre occorrerà interrare, nella buca in cui verrà collocato il glicine, del concime ben maturo. L’unico terreno realmente da evitare è quello calcareo, che esporrebbe la pianta rampicante a clorosi fogliare.

Come indicato per il terreno, anche sul fronte dell’esposizione ai raggi del sole occorre specificare la differenza di trattamento in base allo sviluppo. La pianta adulta può sopravvivere anche in zona scarsamente illuminate, malgrado influenzi negativamente la fioritura (che sarà più scarsa e comparirà in ritardo). Al contrario quelle più piccole dovrebbero essere posizionate in aree ben soleggiate, per favorirne la crescita e lo sviluppo.

Come e dove piantare un glicine

Glicine Wisteria supporto

Il periodo migliore per piantare un glicine è quello compreso tra ottobre e marzo. La coltivazione del glicine in giardino è senza dubbio consigliata, in quanto la pianta non potrà che beneficiare dei maggiori spazi offerti.

Per piantare un glicine occorrerà scavare una buca sufficientemente ampia da lasciare un buon margine alle radici. Ciò servirà a permettere un certo sviluppo dell’apparato radicale, con l’effetto di rendere la pianta piuttosto autonoma sotto diversi aspetti.

Un altro punto da non sottovalutare è la necessità di predisporre un pergolato o un supporto alternativo per consentire al glicine di svilupparsi. Si consiglia di preparare la struttura in anticipo, possibilmente larga qualche metro, anche se la pianta rampicante è ancora giovane e poco robusta.

Coltivazione in vaso

Solitamente viene sconsigliata la coltivazione in vaso del glicine, in quanto quasi tutte le specie risentirebbero in maniera eccessiva degli spazi limitati. Esiste tuttavia una specie nordamericana, la Wisteria frutescens, dotata di foglie bluastre e grappoli floreali color ametista.

Malgrado la coltivazione in vaso servirà comunque predisporre un supporto che ne sostenga la futura ramificazione. Il vaso dovrà inoltre essere piuttosto ampio, per garantire una certa possibilità di espansione alle radici.

Glicine: come prendersene cura

Una volta messa a dimora la pianta occorrerà assicurarsi che abbia il quantitativo d’acqua necessario. Durante il periodo che da da aprile e ottobre si dovrà innaffiare il terreno ogni qual volta appaia troppo asciutto. Ogni 4-6 è consigliato l’utilizzo di concime a lento rilascio.

Nel corso dei primi due anni di vita della pianta rampicante, il glicine necessiterà di annaffiatura abbondante con cadenza settimanale. Pratica ancor più rilevante qualora si vada incontro a periodi particolarmente caldi e privi di precipitazioni.

Quando e come potare il glicine

Quando si parla di glicine, la potatura è forse l’unica attività di manutenzione realmente necessaria. Lo scopo è quello di mantenere la pianta rampicante in ordine e di ottenere una fioritura migliore. Il processo richiederà diversi interventi durante l’anno.

Alla fine dell’inverno si opererà la prima potatura, con l’eliminazione dei rami rovinati dal freddo e dei polloni basali. Da rimuovere anche le ramificazioni cresciute in una direzione non coerente con lo sviluppo ipotizzato per il glicine, fino a lasciare un  massimo di 5 gemme per ramo. Da ricordare sempre che la prima potatura servirà anche per fare l’indirizzo finale all’aspetto del rampicante. In estate accorciare i rami più vecchi e quelli più sottili di circa un terzo della lunghezza.