GREEN MOVIE: Genesis 2.0, di Marino Midena, Direttore artistico Green Movie Festival

No, non siamo all’interno di un romanzo di Jules Verne, lo scrittore che con la sua fantasia è riuscito a raccontare il futuro come in Ventimila leghe sotto i mari. E non siamo nemmeno in un magnifico parco di divertimento creato da Steven Spielberg e Michael Crichton, stile Jurassic Park. Il viaggio che ci costringe a fare il regista Christian Frei è di quelli che non sei preparato a fare.

Il regista, infatti, con il documentario “Genesis 2.0” che viene finalmente distribuito in sala, ci porta in un mondo sconosciuto e terribile dopo averci fatto camminare per chilometri tra i ghiacci insieme ad un manipolo di folli cercatori d’oro bianco con i quali, nel conoscere le loro storie dettate semplicemente dalla voglia di sopravvivere, rischi anche di empatizzare nonostante lo scempio ambientale che provocano e di cui sono al contempo testimoni.

Il film, infatti, mostra la vita pericolosa ed estenuante dei cosiddetti cacciatori di mammut nelle remote e grigie Isole della Nuova Siberia. In quelle lande desolate e abbandonate dall’uomo lo scioglimento del permafrost libera dal ghiaccio le zanne dei mammut, che nella follia dell’uomo vengono valutate a prezzi incredibili. Una grossa zanna di mammut, se perfetta, può valere anche 90,000 dollari, sino ad arrivare ad un milione dopo essere stata lavorata dagli artisti dell’avorio. Rinvenire una zanna di buona qualità e intatta equivale per i cercatori a trovare un vero tesoro in grado di cambiare la loro condizione economica. Alle volte però dai ghiacci emerge un regalo ancora ancora maggiore: la carcassa di mammut con carne, pelle e sangue ben conservate, con cellule dai cui estrapolare del DNA ancora intatto.

A questo punto l’uomo, in piena sindrome di hybris, si spinge oltre i suoi confini e sogna di riportare in vita l’animale estinto grazie alla ricerca genetica e alla bioingegneria. Ma questo è solo l’inizio. E presto Frei, candidato all’Oscar con The War Photographer nel 2001, ci apre le porte di avveniristici laboratori dove la posta in gioco è ancora più alta e dove l’uomo prova il brivido della creazione in un mondo che non sarà più quello che conosciamo.

Il documentario Genesis 2.0, vincitore del Cineambiente di Torino nel 2018, fa incontrare i temi del secolo, il riscaldamento globale e la genetica, e solleva fondamentali risvolti etici senza rinunciare per un fotogramma alla potenza delle immagini. Una miscela che non può lasciare indifferente nemmeno uno spettatore.

Genesis 2.0 è più appassionante di un thriller e più spaventoso di un horror, è il film ambientale del 2020!

Trailer https://www.youtube.com/watch?v=8N5EGW_e86c

Clip https://www.youtube.com/watch?v=3ssQMtx6ZbY

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