E’ noto come sono andate le cose in Italia per la Federazione dei Verdi e se è vero che le politiche ambientali avrebbero il diritto di essere trasversali ed entrare nell’agenda di ogni partito sappiamo anche che la strada è tanta e che forse un movimento ecologista con seggi al Governo non dispiacerebbe. Nel resto del mondo esistono ancora partiti green ma anche in paesi civilissimi non raccolgono mai un’enormità di voti.
In Finlandia il Vihreä liitto venne fondato nel 1987 e nel 1995 è stato il primo partito sostenibile europeo a far parte di un Gabinetto cittadino. Ha tra i suoi obiettivi la protezione dell’ambiente, la democrazia partecipativa e la giustizia sociale e riveste un ruolo di rilievo soprattutto nelle grandi città.
E’ stato uno dei quattro partiti che ha formato il governo Stubb nel giugno 2014 ed è passato poco dopo all’opposizione a causa del voto favorevole del Governo per l’attivazione di una nuova centrale nucleare.
Il Partito Verde che raggiunse per primo un posto di rilievo nazionale è stato il Die Grünen in Germania, famoso per la loro opposizione al nucleare e i valori pacifisti. La formazione è nata nel 1980 ed ha partecipato a governi di alleanza a livello statale per alcuni anni.
Nel 2001 raggiungono un accordo per porre fine al nucleare e restano nella coalizione per sostenere il governo del Cancelliere tedesco Gerhard Schröder sulla guerra in Afghanistan scelta che attira la critica dei Verdi del mondo.
Nelle ultime elezioni del 2017 hanno raggiunto l’8,9% che gli consegna 67 seggi, un miglioramento anche rispetto ai sondaggi negativi della vigilia.
Recente l’approvazione in Irlanda di una legge che azzera completamente gli investimenti pubblici in fonti fossili fortemente voluta e sostenuta dal partito dei Verdi irlandesi guidato da Eamon Ryan. Il Comhaontas Glas, attivo dal 1981, è rappresentato da 6 membri del parlamento aderenti ad un governo di coalizione. Numerosi gli alti e bassi che lo hanno visto perdere e riacquisire seggi. Raggiungono i migliori risultati nel 2007 con il 4,7%.
Nei Paesi Bassi la Sinistra Verde, fondata nel 1990 dalla fusione di quattro a piccoli partiti di sinistra, è oggi una fazione stabile del parlamento olandese. Il GroenLinks (GL), partito liberale, di sinistra, europeista, non aveva mai preso parte ad una coalizione di governo prima delle ultime elezioni nel 2017. Con il suo leader, il 30enne Jesse Klaver, ha quadruplicato oggi il proprio risultato grazie ad un messaggio di accoglienza verso gli immigrati ma anche la promessa di aumentare le tutele sociali per gli olandesi.
Noto come The Greens venne costituito in Australia nel 1992 con quattro principali obiettivi: sostenibilità ecologica, giustizia sociale, democrazia di base, pace e non violenza.
La sua costruzione è basata sulle esperienze dei movimenti ambientalisti nazionali e la forza dello United Tasmania Group (UTG), uno dei primi partiti verdi del mondo. I personaggi fondamentali coinvolti sono stati Bob Brown e Christine Milne che piano piano hanno conquistato seggi nel Parlamento della Tasmania divenendo poi leader del partito federale.
Dopo le elezioni del 2016, i Verdi australiani possono contare su 9 senatori e un membro nella camera bassa, 23 rappresentanti eletti nei parlamenti statali e territoriali, oltre 100 consiglieri locali.
di Marzia Fiordaliso