I primi dati dello SMART CITY INDEX 2020: Trento la città italiana più sostenibile

Tutti coloro che vivono a Roma e Milano hanno sognato almeno una volta, imbottigliati nel traffico o nell’attesa infinita di un autobus o nella coda lunga di un ufficio pubblico, una vita migliore in una piccola città a misura d’uomo dove riprendere ad esistere con ritmi lenti e ragionati.
La migliore città dove trasferirsi secondo Smart City Index di EY che ha analizzato, nel suo V rapporto, i 109 capoluoghi è Trento (a ruota Torino e Bologna ma anche Milano ottiene un dignitosissimo quinto posto in classifica). I suoi 118.000 abitanti possono godere di infrastrutture sostenibili (relativamente a trasporto, energia e ambiente), di servizi innovativi e di qualità, di grande attenzione alla mobilità dolce.
Dei 15803 ettari di cui è composto il comune di Trento oltre il 50% è ricoperti di boschi rigogliosi, il 20% è votato all’agricoltura e solo il 7,70% è area residenziale. Parliamo di una costola del paradiso terrestre e lo possiamo immaginare placido in ascolto dell’Adige che scorre, con lo sguardo rivolto al Monte Bondone e alla Riserva Naturale, fiero dell’aquila nera con le ali spiegate al centro dello stemma cittadino.
Il capoluogo trentino è famoso anche per le sue numerose testimonianze storiche come il Castello del Buonconsiglio: eretto nel Duecento e dimora per cinque secoli dei principi vescovi della città; il Duomo di San Vigilio noto per aver ospitato dal 1545 al 1563 il Concilio di Trento; il Mausoleo dedicato al patriota Cesare Battisti; il Palazzo delle Albere del XVI secolo grande esempio di architettura rinascimentale fortificata.

Ma anche per coloro che non possono prender residenza a Trento arrivano buone notizie: tutti gli indicatori relativi alla mobilità responsabile (elettrica, ciclabile, pedonale e condivisa) nei capoluoghi del centro-nord mostrano un costante aumento negli ultimi 6 anni.
In particolare, la mobilità elettrica è l’ambito che ha registrato gli incrementi più consistenti; pensiamo alle colonnine quadruplicate dal 2014 e alle auto elettriche ed ibride i cui acquisti sono triplicati negli ultimi 4 anni (+259% dal 2016). Determinante il lavoro delle amministrazioni comunali che permette ai motori non a benzina l’accesso alle ZTL o la gratuità delle strisce blu.
E’ dimostrato che nel lungo periodo gli investimenti di mobilità sostenibile possono dare risultati concreti; la maggior parte delle città metropolitane registra una diminuzione di auto: Milano vanta l’eliminazione di oltre 100.000 veicoli e l’essere capitale dello sharing mobility. In crescita le piste ciclabili (+22% dal 2014) e le aree pedonali (+8% dal 2016).

di Marzia Fiordaliso