Roma – Mettere attorno a un tavolo Istituzioni, Stakeholder, Uffici Studi , Associazioni immobiliari e Associazioni dei consumatori per individuare insieme le forme e gli strumenti più efficaci per far comprendere ai cittadini come la riqualificazione energetica faccia bene all’ambiente, migliori il conto di gestione energetica e accresca sia il valore degli edifici che degli immobili oltre a generare comfort abitativo.
Rigenerare come valore sostenibile è rigenerare come valore immobiliare. gli edifici sono responsabili del 30% delle emissioni nocive sul nostro pianeta e del 40% dei consumi energetici. la riqualificazione energetica del parco immobiliare esistente offre a tutti gli attori della filiera una grande opportunità ed è al centro dell’attenzione in Europa.
l’attuale livello di riduzione dei consumi del comparto edilizio è molto inferiore rispetto ai trend previsti dagli scenari europei di decarbonizzazione al 2050. Occorre dunque porsi il problema di come accelerare la riqualificazione spinta (quella deep renovation che nel Nord Europa è un’importante realtà già da tempo) di edifici e quartieri. Bisogna realizzare norme e parametri per garantire il ritorno dell’investimento privato.
Gli ecobonus potenziati possono aprire il mercato della sostenibilità per la riqualifi-cazione energetica dei condomìni. Solo con un modello nazionale “mediterraneo” è possibile sviluppare l’economia circolare in italia.
Mettendo a punto sistemi di diagnosi e soprattutto parametri certificati degli interventi di riqualificazione integrata degli edifici con l’apporto di Ecobonus (che prevedano per tutti la cessione del credito d’imposta anche agli istituti bancari) e di fondi privati si può garantire la deep renovation di milioni di edifici privati e pubblici in italia.
Un privato può impegnarsi e mettere risorse in un progetto di riqualificazione energetica profonda degli edifici o di valorizzazione di un bene immobiliare, ma oggi è frenato dal fatto di non avere la possibilità di verificare l’efficienza economica del progetto. Si stanno facendo gli interventi giusti? Nel modo corretto e con i costi congrui?
È con l’ottenimento di queste garanzie che si possono moltiplicare gli interventi dei privati.
C’è bisogno di un’opera di standardizzazione degli interventi da programmare, classificandoli in base ai risultati che sono in grado di portare, omogeneizzando modalità, tecniche, tipologie di materiali e costi. A quel punto si potranno attrarre investitori privati secondo un modello abbastanza semplice: quello della concessione, come succede per le opere pubbliche, dalle autostrade agli aeroporti.
Un privato investe, l’investimento crea subito risparmio energetico e minori costi. Una parte di questi costi inferiori viene riversata agli utenti e un’altra parte ripaga, in un tempo prefissato, l’investimento. in pratica un edificio “efficientato” con i soldi di un privato pagherà a quest’ultimo le bollette energetiche.
i motivi per cui gli interventi non sono stati fatti, oltre a ragioni di tipo tecnico, risiedono anche in questioni legate ai finanziamenti. in particolare: se si offrono delle detrazioni fiscali, è necessario che il soggetto che vuol fare l’intervento abbia un reddito tale da poter utilizzare le detrazioni. Se non ha reddito, l’intervento gli viene a costare il 100%, non il 35%. Se rendiamo cedibili le detrazioni a fondi e istituti bancari, tutti possono ottenere questi benefici. Perché l’efficienza energetica non è un concetto astratto.
Il programma
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1° FORUM
REGREENERATION*
Rigenerare come valore sostenibile crea valore immobiliare
Roma 17 gennaio 2018 ore 9,00 – 16,30
Hotel Nazionale – Sala Capranichetta
Sessioni:
Ambiente e Clima
Politica e Ambiente
Efficienza energetica
Real estate
Cittadini Consumatori
Organizza da TAbUlA RASA, agenzia green marketing e comunicazione ambientale in collaborazione con ENERgiA FEliCE, associazione di promozione sociale Partner tecnico-scientifico NOMiSMA, Società di studi economici