Mercato Alimentare di Milano

Il Mercato Alimentare di Milano modello di sostenibilità, i numeri

Grazie alla stretta collaborazione tra Sogemi, Amsa – Gruppo A2A e il Comune di Milano, il Mercato Alimentare di Milano si conferma un modello di sostenibilità ambientale. L’introduzione del porta a porta, dallo scorzo marzo e della differenziazione dei rifiuti ha già portato ad un aumento significativo della raccolta, posizionando il capoluogo lombardo tra le città europee più virtuose nell’economia circolare.

I risultati preliminari del 2024 mostrano un incremento del 62% rispetto all’anno precedente, con l’obiettivo di contribuire ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità della città.

Il Mercato Alimentare di Milano è un luogo strategico per la città e per le politiche alimentari del Comune di Milano – sottolinea la Vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo – L’impegno per una filiera alimentare sostenibile richiama attenzioni di natura economica, sociale e ambientale, e i risultati ottenuti confermano l’importanza di azioni sinergiche, collaborative e che ci permettono di attuare politiche rispettose delle persone e del pianeta allo stesso tempo. Prosegue l’impegno perché il cibo in città sia sano, accessibile a tutti, e perché la filiera sia sostenibile, secondo i principi e gli obiettivi alla base della Food Policy di Milano, sviluppata in tanti e diversi progetti che stanno cambiando le abitudini dei nostri concittadini e di cui misuriamo impatti sempre più rilevanti e significativi.

 

Il nuovo appalto di gestione rifiuti ha senza dubbio incoraggiato l’impegno in tema di sostenibilità; infatti abbiamo stabilito a livello progettuale dei livelli minimi di raccolta differenziata, parallelamente, è stata associata una premialità per il superamento di questi livelli e una penalizzazione per il mancato raggiungimento. Questi risultati sono stati resi possibili grazie ad un lavoro di squadra, a partire dalle ditte che hanno vinto il bando: Consorzio Elettra e Teknoservice. Anche i titolari dei punti vendita hanno risposto positivamente a questo nuovo modello differenziando con grande attenzione tutte le frazioni di rifiuto. L’obiettivo di Sogemi è di arrivare entro l’anno all’80% di raccolta differenziata – ha commentato Massimo Ronchi, Direttore Affari Generali di Sogemi.

Mercato Alimentare di Milano

L’approccio integrato e partecipativo adottato da Sogemi, la Società per Azioni che per conto del Comune di Milano gestisce tutti i mercati agroalimentari all’ingrosso della città, ha portato ad una riduzione del 63% dei rifiuti indifferenziati, passando da 1106,38 a 408,46 tonnellate, e all’incremento del 300% della raccolta dell’organico passato da 56,56 a 222,62 tonnellate, dimostrando l’importanza di coinvolgere attivamente tutti gli operatori del Mercato.

Questa iniziativa rientra nel progetto Foody 2025, che punta a rendere il Mercato Alimentare di Milano il più moderno food hub del paese e dell’Europa portando la città ad avere una strategica infrastruttura alimentare multi-servizio sui modelli dei grandi mercati europei: Milano si conferma così come una best practice nel waste management a livello nazionale e internazionale.

Accogliamo con grande positività il fatto che realtà importanti e storiche per la Città, come il Mercato Alimentare, contribuiscano a migliorare la gestione dei rifiuti – ha affermato Marcello Milani, Amministratore Delegato di Amsa, società del Gruppo A2A – Secondo le previsioni il nuovo sistema implementato da Sogemi consentirà un aumento dell’1% della raccolta differenziata di Milano, che oggi – con il suo 62% – si pone già tra le migliori metropoli europee. Tutti i rifiuti urbani raccolti da Amsa sono infatti avviati a riciclo di materia o a recupero di energia, evitando il conferimento in discarica. Un’importante partnership che consentirà a questa città di consolidare il suo primato nell’economia circolare.